È scomparso il 20 dicembre 2019, all’età di 82 anni, l’artista ceco Woody Vasulka, che insieme alla moglie Steina ha segnato per sempre la storia della Videoarte. Golden voyage, video del 1973 ispirato a un dipinto di Magritte, è una delle loro prime opere.
Lui è un artista cecoslovacco, laureato all’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Praga, lei una violinista originaria di Reykjavík. Woody e Steina Vasulka si incontrano a Praga, negli anni ’60, si innamorano e insieme fuggono a New York. Qui iniziano a sperimentare con la tecnologia video, fondando uno spazio che diventa principale punto di riferimento per la Videoarte, The Kitchen, e superando pian piano l’idea che quando le persone guardano un film o un programma televisivo siano scollegate dai dispositivi con cui si interfacciano. Woody Vasulka, morto lo scorso 20 dicembre all’età di 82 anni, ha trascorso una vita intera a incoraggiare le persone ad instaurare un rapporto più stretto con la tecnologia.
I due coniugi cominciano a rapportarsi con la sperimentazione video quando questa non è ancora considerata una forma d’arte da parte di critici e curatori. Lavorando insieme, i due danno vita alle prime forme di videoarte manipolando il video e l’immagine, creando effetti visivi e sonori ai limiti del comprensibile, con figure astratte e risultati cacofonici. Ai due artisti si deve, in particolare, la scoperta di una serie di tecniche di manipolazione e di strumenti per la produzione delle stesse, come la luce elettronica e il tempo dell’istante, il “punto di vista delle macchine” e l’importanza espressiva del feedback elettronico. Tra i loro primi lavori, Golden Voyage, del 1973, è ispirato all’opera The Golden Legend (1958) di Magritte, che rappresenta un gruppo di baguette in volo su un paesaggio agreste. Partendo da una nuova versione del dipinto, i Vasulka animano l’opera facendo svolazzare le baguette su diversi scenari e attraverso diverse dimensioni, dando vita a uno dei primi esempi di Videoarte.
Nel video, l’opera Golden Voyage (1973) di Woody e Steina Vasulka.