Arte Fiera torna per l’edizione 2020 con diverse novità: oltre alla Main Section e Fotografia e immagini in movimento, esordiscono le nuove sezioni Pittura XXI e Focus. Dal 24 al 26 gennaio 2020, a Bologna.
Bologna si prepara ad inaugurare la stagione fieristica italiana con l’edizione numero 44 di Arte Fiera. Un appuntamento ormai canonico e puntuale che quest’anno prova a rinfrescarsi proponendo – oltre alla Main Section e a Fotografia e immagini in movimento, già presenti nella scorsa edizione – una sezione del tutto nuova per la dimensione fieristica: Pittura XXI. Uno spazio interamente dedicato al linguaggio artistico da sempre più presente più dibattuto, la pittura, che in ogni epoca si rinnova proponendo riflessioni e dibattiti. Su questa linea il curatore Davide Ferri, critico e curatore indipendente, ha deciso di proporre una panoramica degli artisti emergenti e mid-career a livello nazionale e internazionale. Un vero e proprio unicum dentro e fuori l’Italia, una sezione che suscita attesa e curiosità.
Così come, e non potrebbe essere altrimenti, la Main Section, che sotto la guida del direttore artistico Simone Menegoi (al secondo mandato) è riuscita a riproporre ad Arte Fiera la medesima linea qualitativa seguita nella scorsa edizione, dove coerenza e curatela sono state le linee guida della selezione. Le gallerie sono quindi state invitate a presentare un numero limitato di artisti: fino a un massimo di tre, per gli stand di medie dimensioni; fino a un massimo di sei per i più grandi. Unica eccezione alla regola – si tratta di una delle novità dell’edizione 2020 – la possibilità di eccedere il limite di sei artisti con un progetto curatoriale dedicato a un gruppo, un movimento, una corrente artistica. Addirittura, su sollecitazione della Fiera, molte gallerie presentano stand monografici, composti da opere di un unico artista, in modo da proporre percorsi di approfondimento significativi.
Un’altra novità del 2020 è la sezione Focus, che ogni anno si concentrerà su un particolare aspetto dell’arte della prima metà del XX secolo e i Post-War Masters. Per l’edizione d’esordio è stata scelta Laura Cherubini, critica e storica dell’arte, che ha scelto di concentrarsi sul rinnovamento e sulle rivoluzioni nella pittura italiana tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta.
Ritorna invece per il secondo anno Fotografia e immagini in movimento, vetrina che guarda con interesse ai due media che maggiormente definiscono il nostro orizzonte visivo quotidiano: il video e la fotografia. La sezione è affidata, come nel 2019, alla piattaforma curatoriale Fantom, fondata tra Milano e New York nel 2009 e costituita da Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot. Al secondo capitolo anche Courtesy Emilia-Romagna, ciclo di esposizioni allestite nell’ambito della fiera che coinvolge le collezioni d’arte moderna e contemporanea, sia pubbliche che private, del territorio emiliano-romagnolo; così come il progetto OPLA’ – Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), riconosciuta internazionalmente per la sua particolare attenzione ai linguaggi di ricerca nelle arti visive, nel teatro e nella performance.
Da segnalare, infine, il ritorno ad Arte Fiera di alcune importanti gallerie, fra cui Giorgio Persano (Torino), Galleria Fonti (Napoli), Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna), FPAC – Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (Palermo-Milano) nella Main Section e A arte Invernizzi (Milano), Ex Elettrofonica (Roma), Otto Zoo (Milano), The Gallery Apart (Roma), 1/9unosunove arte contemporanea (Roma) nelle sezioni dedicate.
La lista completa delle gallerie partecipanti è disponibile a questo link.
