La rassegna espositiva di Antica Farmacia + si conclude per questo 2020 alla Chiesa di San Tiburzio con la mostra Fantasmi della pittrice Federica Poletti (Modena, 1980). La mostra, a cura di Camilla Mineo, presenta un excursus degli ultimi intensi lavori dell’artista modenese, un percorso che l’ha portata alle figure velate della serie Fantasmi. Fino al 9 febbraio 2020.
Al centro dei suoi Antiritratti, come lei stessa li definisce, la figura femminile, il suo corpo, la sua intimità e identità, ma anche il suo desiderio di fuggire e di nascondersi dagli altri, dalle paure, dalle ansie soffocanti, alla ricerca costante di sé e di un posto nella società. Il volto è nascosto sotto un tappeto, sotto lenzuola e pizzi minuziosamente ricamati, i tessuti diventano quasi maschere, barriere di sicurezza nei confronti del mondo esterno che non svelano e proteggono le emozioni e nello stesso tempo impediscono il contatto con l’esterno.
Dipingere per Federica è una necessità, un’urgenza, un’indagine continua e quotidiana dentro se stessa: è sempre lei la protagonista dei suoi oli tecnicamente ricercati, ora più cupi ora dai colori più decisi, usa il suo corpo e il suo volto velato come mezzo per esprimere le sue emozioni e le pulsioni del mondo esterno. Le opere di Federica vivono di una costante dicotomia fra bianco e nero, sacro e profano, scienza e cuore, espressione esasperata e intima riflessione, e sono un monito a guardarsi dentro, a esplorarsi e a interrogarsi su quello che ci circonda, allenando il pensiero critico, alla ricerca del modo giusto di ricominciare per non trasformarsi in Fantasmi che vivono in un limbo (leggi social network) e che si fanno attraversare dalla vita.
Negli ultimi lavori, che presentiamo alla Chiesa di San Tiburzio, Federica sta esplorando un nuovo percorso più apocalittico e a tratti inquietante scegliendo di ritrarre questi Fantasmi in mezzo a noi, nella loro cameretta, mentre giocano a bowling in una foresta inquietante, mentre fanno la spesa. Scappare, nascondersi sotto il tappeto non è la soluzione, bisogna accettare la natura del problema e cercare di combatterla: “Il ruolo della bellezza e della malinconia è fondamentale nel mio lavoro, è il motore principale della mia pittura. Quello che faccio è basato sull’indagine di una vita quotidiana nevrotica e malinconica, rappresentata in modo iconico, in un modo meno alienante, meno aggressivo, ma ancora presente. Lavoro sugli umori che ci immobilizzano, ma allo stesso tempo, sto anche lavorando ai momenti in cui il tempo si ferma e non può spezzarci, e alla ricerca del modo giusto di ricominciare. Le mie sono donne resilienti.”
La mostra è visitabile fino al 9 febbraio il sabato e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Antica Farmacia +
Vicolo San Tiburzio 5– 43121 Parma (PR); Oratorio di San Tiburzio: b.go Palmia 6/a (PR)
Direzione artistica: Camilla Mineo, Chiara Canali (Parma 360 Festival), Silvano Orlandini (Positive River)
Promozione turistica: ASP “Ad Personam” Azienda di Servizi alla Persona del Comune di Parma Con il contributo di FONDAZIONE CARIPARMA
ORARI DI APERTURA: sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20
VISITE GUIDATE: il primo sabato del mese al raggiungimento di 10 partecipanti (prenotazioni: comunicazione@adpersonam.pr.it )
www.anticafarmaciaparma.com
info@anticafarmaciaparma.com