Per la prima volta tradotto in Italia, Autoritratto in blu, il romanzo della musicologa e politologa francese Noémi Lefebvre
Con Autoritratto in blu (edizioni Safarà) Noémi Lefebvre, musicologa e politologa, mette in scena un romanzo che racchiude quasi dieci anni della sua vita e in cui sperimenta un flusso di coscienza molto vicino a una partitura musicale, nel quale le idee si rincorrono, si avvicendando e risuonano l’una con l’altra, creando una forma letteraria armoniosa ed elettrica al tempo stesso.
Una donna francese, perseguitata dal suo incontro con un pianista e compositore tedesco-americano ossessionato dal ritratto di Arnold Schönberg, vola verso casa in compagnia della sua vivace sorella e portando con sé un volume di lettere di Theodor W. Adorno a Thomas Mann. Mentre questa improbabile eroina ci rivela i suoi fallimenti sociali, il pianista compone un autoritratto musicale in cui risuona il blu appassionato e agghiacciante di Schönberg: ed è proprio dal titolo di un autoritratto del compositore che il libro prende il suo titolo.
Autoritratto in blu flusso di coscienza al contempo ironico e profondo, che si svolge interamente nella testa della protagonista durante il volo da Berlino a Parigi. Idee ed emozioni scorrono e si intrecciano nella pagina scandendo la lettura con un ritmo incessante.
L’autrice francese parla di vergogna, memoria, Schönberg, relazione tra contenuto e forma, e dei modi in cui un “romanzo di idee” venga compreso in modi completamente diversi da lettori, culture e società differenti.
La struttura del libro è costruita e funziona proprio come un’opera del compositore di origine austriaca, influenzata dalla complessità crescente delle variazioni; proprio come Virginia Woolf in Mrs Dalloway aveva costruito un romanzo in un preciso giorno, Lefebvre costruisce il suo romanzo in una determinata ora, quella del viaggio in aereo: tutto accade nella sua testa, ma coinvolge la sua intera vita.
La scrittrice francese ci dimostra come la musica continui a lavorare dentro e attraverso di noi, come ci aiuti a superare traumi passati e a raggiungere possibili futuri.
Noémi Lefebvre è nata nel 1964 e vive a Lione. Ha studiato musica per oltre dieci anni e in seguito ha ottenuto un dottorato di ricerca in materia di educazione musicale e identità nazionale in Germania e Francia. È politologa presso l’Istituto CERAT de Grenoble II.