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Autoritratto in blu di Noémi Lefebvre: flusso di coscienza a ritmo di Schönberg

Noémi Lefebvre Autoritratto in blu Schönberg, Autoritratto blu, 1910
Noémi Lefebvre Autoritratto in blu
Schönberg, Autoritratto blu, 1910

Per la prima volta tradotto in Italia, Autoritratto in blu, il romanzo della musicologa e politologa francese Noémi Lefebvre

Con Autoritratto in blu (edizioni Safarà) Noémi Lefebvre, musicologa e politologa, mette in scena un romanzo che racchiude quasi dieci anni della sua vita e in cui sperimenta un flusso di coscienza molto vicino a una partitura musicale, nel quale le idee si rincorrono, si avvicendando e risuonano l’una con l’altra, creando una forma letteraria armoniosa ed elettrica al tempo stesso.

Una donna francese, perseguitata dal suo incontro con un pianista e compositore tedesco-americano ossessionato dal ritratto di Arnold Schönberg, vola verso casa in compagnia della sua vivace sorella e portando con sé un volume di lettere di Theodor W. Adorno a Thomas Mann. Mentre questa improbabile eroina ci rivela i suoi fallimenti sociali, il pianista compone un autoritratto musicale in cui risuona il blu appassionato e agghiacciante di Schönberg: ed è proprio dal titolo di un autoritratto del compositore che il libro prende il suo titolo.

Autoritratto in blu flusso di coscienza al contempo ironico e profondo, che si svolge interamente nella testa della protagonista durante il volo da Berlino a Parigi. 
Idee ed emozioni scorrono e si intrecciano nella pagina scandendo la lettura con un ritmo incessante.

L’autrice francese parla di vergogna, memoria, Schönberg, relazione tra contenuto e forma, e dei modi in cui un “romanzo di idee” venga compreso in modi completamente diversi da lettori, culture e società differenti.

La struttura del libro è costruita e funziona proprio come un’opera del compositore di origine austriaca, influenzata dalla complessità crescente delle variazioni; proprio come Virginia Woolf in Mrs Dalloway aveva costruito un romanzo in un preciso giorno, Lefebvre costruisce il suo romanzo in una determinata ora, quella del viaggio in aereo: tutto accade nella sua testa, ma coinvolge la sua intera vita.

La scrittrice francese ci dimostra come la musica continui a lavorare dentro e attraverso di noi, come ci aiuti a superare traumi passati e a raggiungere possibili futuri.

Noémi Lefebvre è nata nel 1964 e vive a Lione. Ha studiato musica per oltre dieci anni e in seguito ha ottenuto un dottorato di ricerca in materia di educazione musicale e identità nazionale in Germania e Francia. È politologa presso l’Istituto CERAT de Grenoble II.

Noémi Lefebvre Autoritratto in blu

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