Print Friendly and PDF

La Brexit ha anche il suo francobollo. A emetterlo è l’Austria

Ora la Brexit ha anche il suo francobollo. Ad emetterlo non è la Gran Bretagna, che lo scorso anno quando sembrava che il divorzio venisse firmato, fece sapere che di questioni politiche Royal Mail non si sarebbe interessata.

Ad emetterlo è l’Austria. Un francobollo decisamente curioso. Non a caso ad ammetterlo sono le poste di Vienna, nel presentare a sorpresa il francobollo. Il bello è che il francobollo è rimasto in magazzino a sonnecchiare dall’anno scorso.

Anita Kern, autrice del disegno, era stata interpellata lo scorso anno e le rotative della Joh. Enschede, storica stamperia di francobolli olandese, si erano messe in moto così da permettere che il 29 marzo 2019 il dentello potesse vedere la luce. Niente da fare. Brexit rinviata e con essa il francobollo che in questi giorni è stato tirato fuori dai magazzini e mandato a Print Alliance per la cancellazione, molto delicata lasciando vedere chiaramente la data del 29 marzo 2019, sotto la quale è stata impressa la data 31.1.2020. Il giorno dell’addio inglese dall’Unione Europea.

L’illustrazione, è la prima volta che accade su una carta valore postale, mostra la nuova carta dell’Unione Europea, senza il Regno Unito e Gibilterra. Appena qualche giorno fa, esattamente il 22 gennaio, Vienna aveva festeggiato i suoi 25 anni di appartenenza all’Unione Europea (con lei l’1 gennaio 1995 scelsero Bruxelles anche Finlandia e Svezia). Presentando il francobollo della Brexit, Vienna non ha mancato di sottolineare come si tratti di una emissione speciale e unica, come la storia della Brexit.
Per dichiararsi orgogliosa di questa sua appartenenza venticinquennale all’Unione Europea (vi entrò l’1 gennaio 1995, insieme a Finlandia e Svezia), proprio pochi giorni fa Vienna aveva lanciato un apposito francobollo.

Commenta con Facebook