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Sanremo 70, non solo musica. Da i pois di Mina alla farfallina di Belen. La mostra, tra scandali ed eleganza

Belen Belen
Sanremo-Iva-Zanicchi-1974
Sanremo-Iva-Zanicchi-1974

Sanremo 70, curata da Andrea Di Consoli e Dario Salvatori, mette in mostra una sfilata di abiti storici delle più grandi griffe italiane, a partire dalla collaborazione dello Studio Marver e dalle creazioni della maison Gattinoni fino agli abiti couture di Armani Privè e Dolce & Gabbana, che ripercorrono la storia italiana e il ruolo evocativo della moda. Dal 3 al 16 febbraio, al Forte Santa Tecla di Sanremo.

Una macchina commerciale perfetta spinta da scandali, polemiche, musica e tanta eleganza.

Settant’anni di storia raccontati in una mostra speciale Sanremo 70 che ripercorre la sua evoluzione attraverso più di 300 elementi tra foto, abiti, oggetti e ricordi. Si tratta di reperti che appartengono alla storia della Rai e alla memoria collettiva.

Pizzi, 1952
Pizzi, 1952

Dalla radio al televisore, dal bianco e nero alla Tv a colori, dal Casinò all’Ariston, il Festival della canzone è diventato uno dei momenti di maggiore successo nel mondo dello spettacolo italiano. Ma il Festival di Sanremo non è solo musica, rappresenta la tradizione, le abitudini, l’evoluzione dei costumi.

Su quel palcoscenico sfilano grandi nomi in grandi abiti che raccontano lo spirito dei tempi.

L’abito bianco di pizzo indossato per tutte e tre le serate da Nilla Pizzi nel 1951 quando vinse il primo Festival di Sanremo con “Grazie dei fior”, quando il Festival si faceva intorno ai tavolini del café chantant, l’abito a pois indossato da Mina nel 1961 con Le Mille Bolle Blu o l’elegantissimo abito nero della sartoria di Raffaella Curiel con cui Iva Zanicchi vinse con Zingara nel 1969 e il romantico vestito bianco della sartoria Gulp di Marcella Bella che cantava Montagne verdi; sono capi storici, indimenticabili, legati per sempre alle canzoni dell’epoca e alle loro interpreti.

Belen
Belen

Con l’arrivo della tv a colori i vestiti diventano importanti quanto le canzoni. Gli abiti sono oggetto di entusiasmi e discussioni nelle case degli italiani. Ci si ricorda l’abito sensuale di Jula De Palma mentre canta la scandalosa Tua, così come lo spacco di Belen Rodriguez nel 2012 firmato Fausto Puglisi e il celebre abito rosso mai indossato da Dalida durante la triste edizione del 1967, quando Luigi Tenco si tolse la vita, ora in mostra negli spazi del Forte Santa Tecla.

Sanremo – Forte Santa Tecla
dal 3 al 16 febbraio 2020
orario 10.00-18.00, ingresso gratuito

Sanremo-1969-Lucio-Battisti_
Sanremo-1969-Lucio-Battisti_

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