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La Genesi di Graziano Garaffa risplende a Parma

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La Genesi di Graziano Garaffa illumina Galleria Sant’Andrea di Parma per due settimane, dal 15 al 27 febbraio 2020. Il luogo espositivo, l’ex chiesa di fondazione tardo romanica, accoglie una ricerca complessa che propone una sintesi pittorica tra sacre scritture e scienza.

Le opere riflettono, in chiave astratta-concettuale, sulla Genesi, con particolare riferimento al Vangelo di San Giovanni (il prologo), ma cercando una possibile mediazione con le più avanzate ricerche scientifiche sull’origine del mondo e sulla scoperta del bosone di Higgs, raccontata nel libro “Genesi” di Guido Tonelli.

Nella navata sono presenti dieci coppie di tele, ognuna delle quali commenta un verso del prologo del Vangelo, dal famoso incipit “in principio era il verbo”, al passo finale “e le tenebre non l’avranno vinta”.
Le forme, di un’estrema essenzialità, impiegano il fenomeno della permanenza della luce sulla retina: fissando per alcuni istanti la tela a sinistra, negli occhi dell’osservatore si imprime un alone di luce che va a sovrapporsi all’immagine della seconda tela. Il processo può anche essere invertito, passando dalla tela di destra a quella di sinistra.
Si produce in tal modo un’immagine che è allo stesso tempo “esteriore”, percepita direttamente dagli occhi e “interiore”, quella cioè proiettata dai nostri circuiti nervosi.

Il fenomeno è amplificato dal fatto che le tele sono in bianco e nero, producendo il massimo contrasto possibile. Anche la tecnica è tesa a rafforzare questo effetto: il nero è ottenuto con la tempera, mentre il bianco è colore ad olio su una preparazione acrilica.
La vera protagonista delle opere è la luce e come viene percepita: la luce esteriore che crea sulle tele forme geometriche precise e nette, e la luce interiore che é del tutto soggettiva e priva di una consistenza definita.
Il tutto diventa metafora dell’esistenza umana, che attraverso la luce percepisce il mondo ed è insieme materia e spirito.
Nell’abside è collocata una tela di grandi dimensioni, in cui tutte le forme contenute nelle precedenti opere si fondono realizzando un insieme unitario. Si passa così dalla dimensione particolare a quella universale, dal microcosmo al macrocosmo, in accordo con i concetti dell’attuale ricerca scientifica, come descritti nel testo divulgativo di Tonelli.
Al centro dello spazio espositivo, nella navata centrale, è collocata un’installazione, sempre sul tema della luce esteriore-interiore: delle piccole sfere scure, sospese a un’altezza di circa tre metri, osservate da una persona sdraiata sul pavimento della chiesa, produrranno negli occhi di questa, appena chiusi, l’effetto di punti luminosi. La loro disposizione riproduce la costellazione dell’aquila, simbolo di San Giovanni Evangelista.
Il titolo riprende una frase di Carl Sagan, astrofisico americano: “siamo fatti della stessa sostanza delle stelle”.
Con la mostra Genesi l’artista sostiene la compatibilità tra religione e scienza, tra la Genesi narrata nelle Sacre Scritture e le più avanzate teorie scientifiche sull’origine dell’universo.

APERTURA: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. La domenica dalle 16.00 alle 19.00

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