Cercando Valentina, l’eroina di Guido Crepex che ha ridefinito l’immaginario erotico italiano arriva al cinema con il documentario di Giancarlo Soldi
Presentato alla Giornate degli autori di Venezia 76, arriva al cinema dal 12 febbraio Cercando Valentina, un viaggio alla ricerca di Valentina e del suo creatore, Guido Crepax. Nel documentario di Giancarlo Soldi il mondo del fumetto prende vita e Philip Rembrandt, misterioso critico d’arte che nelle storie di Valentina è l’amante, esce dal disegno per diventare la presenza reale che ci conduce alla ricerca di tutti coloro che l’hanno amata, capita, collezionata.
Fine anni sessanta: Parigi, Londra, Milano vivono un fermento creativo, pulsano allo stesso ritmo, stelle della stessa costellazione culturale, che si ribella, si rinnova. Guido Crepax intercetta tutte le novità di una Milano in fermento e le traspone nel suo fumetto, dove arte, musica, design, cinema e moda si contaminano, rompendo e rinnovando gli schemi della narrazione. Valentina è il suo alter ego: la fotografa sognatrice diventa un’icona erotica e di stile.
Milano, Via De Amicis 45, così c’è scritto sulla carta d’identità di Valentina: l’indirizzo è quello di Guido Crepax. Lei abitava in realtà negli spazi del suo creatore, tra i suoi sogni e le sue matite. Crepax è Valentina.
Guido Crepax è stato il protagonista perfetto di quell’incrocio di coincidenze che ha portato alla modernità e soprattutto, con il suo personalissimo stile, ne è stato uno dei principali motori.
La capacità del fumettista è stata quella di afferrare lo spirito del tempo, di quel clima euforico che permeava la Milano degli anni ’60 e ’70.
Cercando Valentina si sviluppa in un racconto a colori digitali, in cui si mischiano filmati in bianco e nero (abbiamo una Milano anni ‘60 assolutamente inedita, dai filmati privati di Giovanni Gandini, creatore della rivista Linus), interazioni tra Philip Rembrandt con animazioni digitali e incontri con persone che possono dire: io c’ero e ho visto.
Diceva Ettore Sottsass che innovazione e contaminazione sono le nuove parole chiave per capire quegli anni e nel documentario Giancarlo Soldi ha voluto far convivere musica, fumetto e arte per generare quel clima e comprenderne lo spirito.
Si alternano così stili espressivi con registri diversi, tecniche miste, riprese ricolorate e omaggi ad artisti sperimentali (in La Marianna va in campagna il suo corpo ridotto a una mera traccia diventa un omaggio a Yves Klein, in Il falso Kandinskij invece i colori si dissolvono intorno a Valentina trasportandola in una dimensione astratta).
Nel documentario il suono ricopre un aspetto importante perché la musica lega tra loro le diverse atmosfere, tra beat ed elettronica, jazz e musica classica, a cui si aggiungono i dialoghi di Umberto Eco e Elio Vittorini che disquisiscono di fumetto. In più, al regista è stato messo a disposizione l’intero archivio della famiglia Crepax, che prende vita in modi inaspettati.
Proprio come nel fumetto di Crepax anche nel documentario che racconta la sua eroina i linguaggi si contaminano, fra narrazione classica e atmosfere oniriche, riuscendo così a raffigurare i sogni, le pulsioni erotiche e la trasgressione nella banalità del quotidiano.
Cercando Valentina è un viaggio che mette in risalto la fantasia e la sensibilità di un autore sintonizzato sul mondo circostante, il suo è uno stile personalissimo, elegante e ricercato. La grande innovazione di Crepax era dovuta alla nuovissima sintassi dell’impaginazione con quel montaggio sconnesso, tipico della Nouvelle Vague, il disegno è sempre sofisticato, l’atmosfera in sospeso tra la psichedelica e l’onirico.