La diplomatica è stata accolta da Laura Donati, curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. First choice la sala dedicata a Giotto e al Duecento
La galleria degli Uffizi continua a calamitare a Firenze milioni di visitatori da tutto il mondo. E fra questi paiono distinguersi gli americani, guidati da molte stelle di Hollywood impazienti, di ammirare le meraviglie del Rinascimento italiano, non appena i molti impegni consentono loro una sosta sull’Arno. A luglio scorso era toccato al regista premio Oscar Oliver Stone rimanere estasiato davanti ai ritratti di Bronzino e Giorgione, nella sua visita con il direttore Eike Schmidt a fare da guida.
A ottobre 2019 era stato un altro divo a farsi vedere fra i capolavori del museo, Richard Gere. Condotto anch’egli da Schmidt fra la pala di Ognissanti di Giotto, il doppio ritratto dei Duchi di Urbino, la Primavera del Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo ed il Tondo Doni di Michelangelo.
Sabato 15 febbraio, quasi a voler dare un tono ufficiale a questo innamoramento Made in USA, è arrivata l’ambasciatrice statunitense presso la Santa Sede, Callista Louise Gingrich, a visitare il museo. In compagnia del marito Newt Gingrich, ex presidente della camera dei rappresentanti statunitense. La diplomatica è stata accolta da Laura Donati, curatrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, che ha portato i saluti del direttore Eike Schmidt.
L’ambasciatrice, grande appassionata d’arte, è un habitué degli Uffizi: questa è infatti la quinta visita durante il suo mandato. Tra le tappe del tour, la sala dedicata a Giotto e al Duecento, capolavori dell’arte sacra degli Uffizi molto ammirati dalla coppi. Che ha proseguito, con calma, la visita in Galleria con le nuove sale dedicate ai maestri del rinascimento e alla pittura della controriforma cattolica.
