Dopo aver fatto incetta agli Oscar del Belgio arriva in Italia Doppio sospetto (Duelles) di Olivier Masset-Depasse, thriller di madri tra follia e paranoia
Arriva in Italia Doppio sospetto (Duelles) di Olivier Masset-Depasse. Mentre l’Italia è semi paralizzata dall’emergenza Coronavirus, con cinema chiusi in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e uscite rimandate a data da destinarsi, Doppio sospetto – il film che ha fatto incetta di Magritte (gli Oscar del Belgio) portandosi a casa 9 statuette (un record) – esce in sala il 27 febbraio.
Il film è tratto da un romanzo di Barbara Abel, Derrière la haine, inedito in Italia. Da noi dell’autrice belga sono stati pubblicati solo due libri, Alice e La bambina nel bosco. Sono di quelli che potete trovare nel cestone da 3€ dell’autogrill, con quelle copertine che, istintivamente, suggeriscono che il capolavoro stia altrove. Vero, forse. Quello di essere una letteratura di serie B è uno stigma che il thriller si porta dietro da sempre, anche i nomi di successo (P. D. James, Patricia Highsmith, Mary Higgins Clark, Ruth Rendell) sono considerati come giocatori di un torneo a parte.
Eppure quando serve un soggetto che sia vivo e interessante un buon “romanzaccio” torna sempre utile. Ne sapeva qualcosa Hitchcock, che da autori di cassetta come Daphne du Maurier, Robert Bloch, Cornell Woolrich o Francis Beeding ha tratto diversi dei suoi capolavori.
Doppio sospetto, non a caso, è stato accolto come un thriller hitchcockiano, ma – forse complice l’atmosfera francofona, gelida e color confetto – sembra più debitore del miglior Ozon (Amanti criminali, Swimming Pool, Nella casa), altro autore non estraneo al fascino della “serie B”, che da un racconto di Ruth Rendell aveva realizzato Una nuova mica (sempre dalla stessa autrice Carne tremula di Pedro Almodovar, Il buio nella mente e La damigella d’onore di Claude Chabrol).
Una mamma lo sa. Quanti gli stereotipi sulla figura della “madre”… Senza scomodare la tragedia greca basterebbe un’occhiata distratta ai quotidiani per ridimensionarli. Olivier Masset-Depasse con Doppio Sospetto porta sul grande schermo una storia che funziona alla perfezione nella sua rigorosa classicità, dove l’angelo del focolare diventa un demonio (implacabile), una tragedia luttuosa filtrata dalla lente del thriller psicologico diventa così una vicenda in cui follia e paranoia prendono il sopravvento.
Belgio, anni Sessanta (ma potrebbe essere benissimo Peyton Place come Wisteria Lane), Alice e Céline, l’una bionda e l’altra mora, sono vicine di case e amiche sodali. Le loro vite procedono placide tra feste di compleanno a sorpresa, regali anonimi ma di cuore, vestiti bon ton da assistenti di volo. Quest’esistenza di casalinghitutidine tutta sorrisi e giardinaggio viene meno quando Alice (la bionda) assiste, impotente, alla morte accidentale di Maxime, il figlio di Céline (la mora). Céline incolpa Alice di non aver fatto il possibile per salvare suo figlio, è sconvolta dal dolore.
Alice è amareggiata, i rapporti si fanno tesi. In un’atmosfera da Lontano dal Paradiso (Todd Haynes che rilegge Douglas Sirk), dove tutto sembra immobile e in ordine – dai foulard abbinati con i tubini color pastello ai mobili in pendant con le tappezzerie, assistiamo allo scontro tra due donne, due madri, due amiche. Gli indizi si sprecano, sono disseminati con perizia e arguzia in tutta la storia: biscotti, un coniglio di pezza, un porta pastiglie, un abbraccio stentato, uno troppo sentito… Ma quali sono dei veri segnali di allarme e quali dei vicoli ciechi? Lo spettatore, come Alice (Veerle Baetens, già vista in Alabama Monroe e nella serie TV Tabula Rasa) li raccoglie tutti ma vacilla, dove inizia la paranoia e dove la follia?
La tensione aumenta, scena dopo scena, i sorrisi si fanno sempre più tirati, la situazione precipita in una spirale di sospetto e sensi di colpa. Chi la folle? Chi l’assassina? Doppio sospetto è un labirinto psicologico in cui lo spettatore si può perdere (con gioia) tra i tòpoi che costituiscono la ritualità della famiglia borghese. Nel frattempo Hollywood ha già allungato le zampe sulla pellicola e presto avremo un remake con Jessica Chastain e Anne Hathaway. Sarà interessante vedere se il finale resterà inalterato.