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“Italia ti amo”. Il messaggio di Marina Abramović per l’emergenza coronavirus

Marina Abramović, immagine della Fondazione Palazzo Strozzi Marina Abramović, immagine della Fondazione Palazzo Strozzi
Marina Abramović, immagine della Fondazione Palazzo Strozzi
Marina Abramović, immagine della Fondazione Palazzo Strozzi

“The grandmother of performance art”, come ama definirsi l’artista, ha rilasciato un toccante messaggio per l’Italia attraverso l’iniziativa culturale “In contatto” di Palazzo Strozzi

Marina Abramović e l’Italia

L’ultima presenza di Marina sui social risale al 2 marzo durante il suo messaggio in ricordo dell’ex compagno di vita sentimentale e artistica Ulay, scomparso a causa di una malattia all’età di 76 anni.

La nuova apparizione di Marina Abramović è di nuovo un messaggio, in questo caso di incoraggiamento, per l’Italia, un paese con il quale l’artista ha avuto sempre un rapporto particolare, partito da lontano, nel 1973 a Roma:

È stato il primo paese ad accogliere la mia arte, il primo, dopo il mio paese di origine, dove ho messo in scena le mie performance. L’Italia mi ha dato l’opportunità di iniziare la mia carriera, per me è stato importante e anche inusuale, perché all’epoca non c’erano molte donne che facevano performing art.

Questo aveva dichiarato nel 2018 a Vanity Fair, riferendosi alla partecipazione in  una mostra contempporanea a Roma nel 1973. Un rapporto proseguito e consolidato nel tempo dalla mitica performance  Rhytm 0 (Napoli, 1974) fino a ‘The Cleaner” a Palazzo Strozzi, appena due anni fa.

Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e Marina Abramović (foto di Alessandro Moggi)
Arturo Galansino, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e Marina Abramović (foto di Alessandro Moggi)

Il messaggio in esclusiva per Palazzo Strozzi

Proprio nell’ambito di un’iniziativa culturale del museo di Firenze, l’Abramović ha deciso di affidare il suo messaggio video all’Italia.

L’iniziativa di Palazzo Strozzi ‘In contatto’ nasce infatti dalla volontà dell’istituzione museale di stimolare una riflessione a distanza su quanto stiamo vivendo, attraverso il linguaggio dell’arte.

Punto di partenza per questo nuovo progetto è la mostra Tomás Saraceno. Aria che , come spiega una nota della Fondazione Palazzo Strozzi, ” permette di parlare di presente e futuri possibili, di connessioni e isolamento, di partecipazione e meditazione: una riflessione più che mai attuale per portare avanti nuove visioni di futuro e di realtà”. All’iniziativa hanno partecipato anche altri artisti del calibro di Ai Weiwei e Tomás Saraceno.

Visibilmente emozionata, lontana dalla famosa imperscrutabilità che da sempre caratterizza le sue performance, l’artista ha lanciato il suo messaggio di solidarietà all’Italia attraverso un video esclusivo per la Fondazione Palazzo Strozzi.

 

Questo è il mio messaggio per l’Italia e per gli italiani, che io amo profondamente. Sappiamo che questo è un momento di crisi e che il virus ormai è ovunque. Ma allo stesso tempo dobbiamo imparare una lezione da questi disastri. Gli italiani stanno dimostrando grande coraggio, un profondo senso di comunità e umanità. Dobbiamo combattere insieme. È qualcosa che passerà e ciò che rimarrà sarà un’esperienza davvero importante: la coscienza umana deve cambiare, il nostro approccio al mondo e al pianeta deve cambiare. Questa è la lezione che dobbiamo imparare. Italia, ti amo. Il mio cuore è con voi.

Vulnerabilità, empatia, fiducia. Erano queste le parole chiave della mostra dedicata alla carriera da Firenze nel 2018. Tre parole che oggi, nel pieno dell’emergenza COVID 19 appaiono quanto mai attuali e spunto di riflessione.

https://www.palazzostrozzi.org

 

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