“Deep Blue, Yellow, Red” di Sam Francis dalla collezione Anderson in asta a maggio da Sotheby’s. Stima $ 5-7 milioni
Se Christie’s e Phillips hanno deciso di annullare le vendite di primavera a favore di “mega aste” a giugno a New York, riunendo in unico appuntamento slittato di un mese le vendite di impressionisti, moderni e contemporanei di Londra e della Grande Mela, Sotheby’s per ora non ha ancora annunciato drastici cambiamenti al calendario.
Anzi. Ha annunciato un nuovo capolavoro che sarà battuto a maggio: “Deep Blue, Yellow, Red” di Sam Francis, dipinto nel 1956 e stimato $ 5-7 milioni. Sam Francis inizia a dipingere seriamente nel 1945 dopo aver subìto un grave infortunio che non gli consente di proseguire il servizio militare. Studia arte frequentando la School of Arts, ed è allievo di Clifford Still. Negli anni ’50 si trasferisce a Parigi. Un periodo fondamentale per l’artista. Il dipinto in vendita da Sotheby’s è stato completato da Francis poco prima dell’inizio di un viaggio durato tre anni in varie città in Europa, Asia e America.
Durante questo periodo i suoi dipinti si modificano e il concetto di “immensità” diviene la firma della sua opera. Dopo una prima visita nel 1957, torna in Giappone negli anni ’60. Questo periodo diviene particolarmente significativo nella carriera dell’artista, inizia infatti ad amplificare la sua attenzione per lo spazio negativo in ogni tela. Critici francesi e giapponesi hanno identificato questa caratteristica un’eco alle idee filosofiche orientali di assenza o vuoto.
Francis è stato a lungo classificato come pittore della West Coast americana. Di recente, gli artisti californiani hanno vissuto importanti momenti da protagonista, come Ed Ruscha con “Hurting the Word Radio” 1964, battuto da Christie’s nel novembre 2019 a 56,2 milioni di dollari, o nel 2018 il dipinto da $ 90,3 milioni di Hockney. L’attuale record per Francis è di 11,8 milioni di dollari.
Il dipinto fa parte della collezione Anderson. Harry W. “Hunk” Anderson (1922-2018) e Mary Margaret “Moo” Anderson (1926-2019) sono stati tra i collezionisti americani più appassionati e influenti del XX secolo. La loro è anche una storia di filantropia: innumerevoli istituzioni hanno beneficiato di donazioni di opere di maestri del dopoguerra come Jackson Pollock, Robert Rauschenberg, Willem de Kooning, Ellsworth Kelly e David Smith, tra molti altri.
La Stanford University ospita oltre 120 opere arrivate dalla loro collezione. Sotheby’s offrirà una selezione rappresentativa di 26 opere. Il gruppo è guidato dal magistrale lavoro di Clyfford Still 1947-Y-No.1, una delle migliori opere dell’artista ad apparire all’asta dal 2011 di Sotheby’s per conto della città di Denver a beneficio del Clyfford Still Museum. Si stima che la collezione di Harry W. & Mary Margaret Anderson venda per oltre $ 55 milioni con le opere divise tra la Evening Sale e la Day Sale delle aste di Contemporary del 13 e 14 maggio. Si vedrà se questa emergenza coronavisrus cambierà le sorti di questa vendita.