L’uomo invisibile, Elisabeth Moss alle prese con un classico dell’horror. In streaming senza passare dalla sala
In tempo di cinema chiusi causa pandemia anche le major provano strade alternative. Universal per esempio ha deciso di distribuire Emma, debutto su grande schermo di Autumn de Wilde (fotografa e videomaker già al lavoro con artisti come Fiona Apple, Back e Arcade Fire), direttamente in streaming tramite CHILI, piattaforma italiana per il noleggio on demand. Il film, nuovo adattamento del romanzo di Jane Austen, doveva uscire in sala l’11 giugno. Dal 19 marzo è invece disponibile per il noleggio online nel catalogo CHILI.
Anche L’uomo invisibile, film scritto e diretto da Leigh Whannell con Elisabeth Moss (The Square, Il racconto dell’ancella), che avrebbe dovuto uscire al cinema con Universal lo scorso 5 marzo, è stato ora aggiunto al catalogo CHILI.
La pellicola è un adattamento contemporaneo del romanzo di H. G. Wells e, a suo modo, reboot dell’omonimo film del 1933 di James Whale – il leggendario regista del primo Frankenstein cinematografico.
Bende o occhiali da sole: questa è la prima immagine che viene in mente pensando al “mito” dell’uomo invisibile, e un po’ scappa da ridere. È la stessa reazione che hanno i personaggi di Demoni e dei – film liberamente ispirato agli ultimi giorni di Whale – guardando Frankenstein 20 anni dopo la sua uscita. Lo trovano desueto, non fa paura, solo sorridere.
Eppure di fronte a L’uomo invisibile 2020 c’è qualcosa che fa dire “è presto per storcere il naso”. Anzi, qualcuno: Elisabeth Moss. L’attrice, giostrandosi intelligentemente fra piccolo e grande schermo, da Mad Men in poi non ha sbagliato un colpo, passando dal cinema indie (Queen of Earth), finendo in una Palma d’Oro (The Square di Ruben Östlund) e frequentando già l’horror d’autore (Us di Jordan Peele).
Anche stavolta Elisabeth Moss ha avuto fiuto e si imbarcata in un progetto brillante. Leigh Whannell (già sceneggiatore di Saw – l’enigmista e Insidious) riscrive la storia dell’uomo invisibile riuscendo a renderla attuale e terrificante.
Il film inizia con la fuga di Cecilia (Elisabeth Moss), legata a un uomo violento e abusivo, Adrian, uno scienziato milionario che la tiene prigioniera in una villa high-tech isolata dal mondo. La donna decide di non essere più una vittima e con l’aiuto della sorella, nottetempo, fugge dalla villa. Qualche settimana dopo arriva la notizia che l’uomo è morto suicida. L’incubo sembra ufficialmente finito, ma Cecilia inizia a sentire attorno a sé una strana, impalpabile, presenza… Finendo coinvolta in strani incidenti, sempre più violenti.
L’uomo invisibile 2020 riporta in auge con grande stile il filone noir damsel in distress (Angoscia – Gaslight di George Cukor, 1944; Donne e veleni – Sleep, My Love di Douglas Sirk, 1948; So che mi ucciderai – Sudden Fear di David Miller, 1952). Whannell riesce in questa operazione trasformando una storia di stalking e abusi in un horror con elementi fantastici, senza cadere nel tranello di allestire un film che sia – ad ogni costo – la tesi stessa del proprio assunto (Jordan Peele potrebbe prendere qualche appunto in proposito).
In diverse scene la tensione è alle stelle, la trama è sempre coerente. La vittima non vacilla, non empatizza più col proprio aguzzino. Eravamo pronti allo scult e ci siamo ritrovati un horror d’autore. Il prezzo del noleggio su CHILI è di 15,99 €, fatevi i vostri conti.