Si è spento il 2 aprile Sergio Rossi, all’età di 85 anni. Risultato positivo al Covid19 era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Bufalini di Cesena.
Iconico designer di calzature e fondatore dell’omonimo marchio, Sergio Rossi nacque nel 1935 a San Mauro Pascoli, in Emilia Romagna. Imparò il mestiere dal padre e aprì la sua bottega nel dopoguerra, nel 1951.
Con un fiuto per gli affari fin da giovane, durante l’inverno si chiudeva nel laboratorio a produrre sandali che avrebbe poi venduto con suo fratello Franco durante l’estate sulla riviera romagnola. Iniziò a vendere calzature artigianali con il proprio nome nel 1968 e la sua etichetta acquistò importanza negli anni ’70 per il suo stile raffinato e sofisticato e, negli anni ’90, iniziarono le grandi collaborazioni con i marchi di moda.
Le sue scarpe sfilavano sulle passerelle di Versace, Dolce & Gabbana e Azzedine Alaïa, ai piedi di celebrities e attrici sui red carpet di Hollywood fino all’iconico modello Godiva che appare sul poster del film Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar.
Secondo Vogue, l’azienda “divenne ben presto sinonimo di qualità italiana e design classico femminile.” Un successo che nel 1999 finisce nelle mani del Gruppo Gucci, poi acquistato da Kering fino al 2015 quando torna nelle mani italiane del fondo Investindustrial di Andrea Bonomi.
Giusto qualche settimana fa, il brand aveva donato 100 mila euro supportando l’Ospedale ASST Fatebenefratelli – Sacco di Milanoper la lotta al coronavirus mentre sugli account social lo slogan “Shoes make a difference” lanciava una sfida che invitava tutte le donne ad acquistare le collezioni Sergio Rossi: dal 14 marzo al 20marzo il 100% delle transazioni effettuate su SergioRossi.com è stato devoluto alla lotta contro il Covid-19.