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Edoardo Romagnoli lancia il progetto #INDUGIAMO. In tempi sospesi, nuove osservazioni artistiche

Siamo tutti a casa e allora… #INDUGIAMO. Guardiamoci intorno, apriamo lo sguardo e osserviamo con attenzione quello che ci circonda e poi… fotografiamo. Questo è un invito alla creatività ai tempi del coronavirus.

Chi firma questa nuova iniziativa? Il nuovo progetto fotografico declinato in quattro tracce tematiche Linea, Curva, Spigolo e Colore e lanciato sulla piattaforma Instagram è un’idea dell’artista della fotografia Edoardo Romagnoli per promuovere, in questi tempi sospesi, nuove osservazioni artistiche. Romagnoli ha cominciato a dipingere e a disegnare quando era ragazzo e quando ha scoperto che poteva disegnare con la macchina fotografica in movimento si è dedicato alle sperimentazioni e i suoi lavori più noti, esposti in diverse gallerie in Italia e in Europa, sono quelli dedicati alla Luna, ai Fiori o i suoi Doodles, disegni realizzati senza sosta da più di 50 anni, presentati per la prima volta nel 1993 da Arte&Altro di Bruno Gossetti e andati a ruba.

A poche ore dal lancio della Gallery #INDUGIAMO, l’artista racconta ad Artslife la genesi di questo esperimento digitale che supera l’apparente contrasto tra la velocità della tecnologia e la lentezza dell’indugio ma si propone invece come un modo di interpretare la vita e i soggetti vicino a noi attraverso l’arte della fotografia.

“Ho sempre pensato che qualche volta fermarsi e indugiare sulle cose possa essere un terreno buono e fertile per passare poi all’azione. Il momento dell’indugio che in questi giorni ci possiamo permettere – ed è un lusso – è quello di prestare attenzione a cose che magari non abbiamo mai nemmeno visto”.

Lo spunto? “Parte da un re e da un principe che in qualche modo mi hanno sempre intrigato. Il Re è Carlo Alberto, re di Sardegna, lui che in Piemonte era chiamato il re tentenna, in realtà ha cercato più volte di favorire delle regole per il suo popolo, è tornato un po’ indietro fino a quando, verso la fine del suo regno, ci ha regalato lo Statuto Albertino. E lo Statuto Albertino, in vigore per 100 anni, fino al 1947, è il nocciolo dal quale è nata la nostra meravigliosa Costituzione. Quindi questo Re che si è preso i suoi indugi, ci ha donato un documento fondamentale. Il Principe è il protagonista de Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry. Per lui, ciò che rende speciale qualsiasi cosa è l’impegno che noi dedichiamo a questa cosa. Ecco perché l’indugio rappresenta un valore”.

E lo scopo? “Possiamo soffermarci sulle cose che abbiamo intorno. Ho dato quattro temi per dare la possibilità a chi vuole partecipare di concentrarsi su uno dei quattro. In questo momento sta andando molto forte il tema del colore. Il mio suggerimento è di scattare una foto al giorno, raccontando qual è il sentimento di quel momento mentre si sta facendo la foto. Se si ha la costanza di fare una foto al giorno sempre nell’ambito dello stesso tema, alla fine della quarantena, ognuno di noi avrà un diario. E, se alla fine ne uscirà un bel lavoro, sarà possibile presentarlo in qualche galleria”.

Perché ha scelto l’hashtag Indugiamo? “#indugiamo è una parola un po’ vecchia e arrugginita, ma tiriamola fuori perché ha dei risvolti positivi, magari due mesi fa avremmo detto che chi indugia è un perdente. No! Chi indugia per me è chi pensa e poi riesce ad essere più concreto e a sviluppare un ragionamento più attento che tiene in considerazione molti punti. Quindi secondo me è il caso di sfruttare questo tempo per indugiare. L’ho lanciato su Instagram dopo aver consultato Lorenzo Salvatori, un amico fotografo toscano, ne ho anche parlato anche con la photo curator Alessia Locatelli e con Settimio Benedusi, fotografo molto esperto nella comunicazione. E ho coinvolto anche i miei galleristi Riccardo Costantini di Torino e Luisa Catucci di Berlino. È la prima volta che mi lancio su questo genere di iniziative. Per #INDUGIAMO svolgo diversi ruoli, sono l’ideatore, il promotore, lo stimolatore e il creativo di questo progetto. Le foto che ho realizzato sono come una sorta di brogliaccio, esempi che possono servire da spunti”.

E per gli altri progetti in corso? “Mentre porto avanti questo progetto artistico, continuo con le mie ricerche come Luna o le foto della Torre Velasca da mostrare al prossimo Mia Fair. Il secondo progetto è focalizzato su una mostra personale prevista per autunno e il titolo è Rolling Stones. In pratica sempre con il mio sistema di muovere la macchina fotografica, cerco di trovare il modo di far volare delle pietre gigantesche che rotolano e da lì, con una divagazione sul tema, sono passato alle Rolling Rocks”.

 

www.instagram.com/edoardo_romagnoli/

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