Fumo di sigarette.
Accenno di sorriso.
E di nuovo fumo,
spire leggere,
dalle mie labbra,
tutte le sere
qualche minuto,
dal suo balcone,
dalla mia finestra,
spire leggere,
sbocciar di sorriso,
e non sa la mia voce
e non so la sua,
solo,
traverso le spire di fumo
i suoi occhi mi piacciono,
gli piacciono i miei occhi,
tutte le sere
qualche minuto,
un saluto
di spire di fumo,
lievità graziosa di gesto,
silenzioso punto di fuoco
alto su l’addormentato cortile,
e niente più,
così,
mentre presso la lampada
il lavoro attende,
qualche minuto
tutte le sere
per qualche sera,
spire leggere
spire leggere.
Sibilla Aleramo