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L’amore secondo Raffaello, 500 anni dopo. Il racconto di esperti e studiosi nel video del MiBACT

In occasione dei 500 anni dalla morte di Raffaello, il MiBACT ha realizzato un video-omaggio in cui storici dell’arte, critici e restauratori si alternano nella narrazione del divin pittore, incentrata sul tema dell’amore.

Lunedì 6 aprile sono iniziate, a Roma, le celebrazioni per la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio. Prima con la deposizione di un mazzo di rose sulla sua tomba al Pantheon, poi con la première in onda dalle 11 sul canale YouTube del MiBACT: esperti e studiosi si sono succeduti in un racconto intimo e appassionato sul tema che più di ogni altro fu al centro dell’opera del divin pittore: l’amore.

Un’ora intensa introdotta da un appassionato ricordo di Claudio Strinati, legato alla circostanze della morte del pittore urbinate così come raccontate da Giorgio Vasari. Seguono, tra gli altri, Barbara Jatta (direttrice dei Musei Vaticani), che confessa come Raffaello sia stato il filo rosso della sua formazione. Oppure, il restauratore Antonio Forcellino, che sottolinea come non ci si renda conto di quanto sia necessaria l’immagine della bellezza raffaellesca, che ci ricorda quanto il mondo possa essere felice.

Oltre a questi, il video contiene i contributi di: Eike Schmidt, direttore degli Uffizi; Marco Ciatti, direttore dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze; Mario De Simoni, presidente delle Scuderie del Quirinale; della scrittrice Melania Mazzucco; di Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi, curatori della mostra su Raffaello alle Scuderie del Quirinale.

Qui la versione breve del video, con gli highlights.

Raffaello, presunto autoritratto giovanile, 1504, Ashmolean Museum, Oxford

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