Mercante d’arte, era nipote di Virginio (Gino) Ghiringhelli, un pittore nei primi anni Trenta a Milano aveva fondato la galleria assieme al fratello Peppino e ad Edoardo Persico
“Dotato di una memoria non comune, e di una curiosità insaziabile, nell’ultimo decennio aveva condotto delle ricerche sulla storia del Milione e sul suo ruolo nella scena artistica italiana del Novecento”. Queste parole accompagnano il ricordo che Gli amici del Milione hanno voluto dedicare a Graziano Ghiringhelli. Per oltre 50 anni animatore della storica galleria Il Milione di Milano, scomparso nei giorni scorsi all’età di ottantadue anni.
Mercante d’arte, era nipote di Virginio (Gino) Ghiringhelli, un pittore nei primi anni Trenta a Milano aveva fondato, assieme al fratello Peppino e ad Edoardo Persico, la Galleria. Destinata a rinnovare la cultura italiana, proponendo opere delle avanguardie europee, e in particolare di quelle astratte.
Nella sede di fronte alla Pinacoteca di Brera – ne parla anche Luca Beatrice nell’ultima sua lezione – passarono artisti come Sironi, Morandi, de Chirico, Melotti, Fontana, il gruppo degli Astrattisti storici (Soldati, Rho, Radice, Reggiani, Bogliardi, lo stesso Ghiringhelli).
Contribuì a rivalutare i futuristi, sostenne la figura di Modigliani, importò in Italia i primi Matisse, Rouault, Kandinsky, Wols.
Alla scomparsa di Gino, nel 1964, era dunque stato il nipote Graziano a ereditare la galleria di famiglia. Sotto la sua direzione il Milione aveva ospitato le prime mostre di giovani artisti che, in seguito, sarebbero diventati i protagonisti della Pittura Analitica (Claudio Olivieri, Giorgio Griffa, Pino Pinelli, Claudio Verna). Alternate a esposizioni di taglio storico (Pablo Picasso, Georges Mathieu, Francis Bacon, Tancredi, Carla Accardi).
All’inizio degli anni Novanta aveva ceduto la direzione della galleria ai figli Francesca e Luca.
http://www.galleriailmilione.it/
