Caravaggio arrivò a Napoli in fuga da Roma, dove era stato coinvolto nell’omicidio di Ranuccio Tomassoni. Visse nella capitale del meridione per 18 mesi, tra il 1606 e il 1610. Il suo legame con il territorio ebbe una grande influenza sulla Scuola napoletana e sulla nascita del naturalismo partenopeo. Nel video del MiBACT, i tre capolavori realizzati dal pittore nel capoluogo campano.
Il soggiorno napoletano procurò a Michelangelo Merisi una grande fama internazionale. Il pittore lombardo ebbe un’enorme influenza sulla Scuola napoletana: sia gli artisti giovani, come Battistello Caracciolo, che quelli già attivi a Napoli, come Fabrizio Santafede, non restarono immuni al realismo caravaggesco.
A Napoli, Caravaggio realizzò alcuni dei suoi capolavori. Tra questi, le Sette Opere di Misericordia, un olio su tela in cui l’artista rivoluziona l’iconografia classica, rappresentando i protagonisti come persone comuni. L’opera è conservata presso il complesso Pio Monte della Misericordia. Oppure, la Flagellazione di Cristo, commissionato in origine per la Chiesa di San Domenico Maggiore e oggi custodito presso il Museo nazionale di Capodimonte. Il Martirio di Sant’Orsola, invece, fu eseguito per il banchiere genovese Marcantonio Doria, e si trova presso la galleria di Palazzo Zevallos.