Come gli artisti rispondono e interpretano l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo? Online è possibile visitare la mostra collettiva virtuale su Instagram e su Facebook Le meduse. Un altare contro la malattia (account e pagina Le Meduse2020), a cura di Vera Agosti.
Le Meduse sono un movimento di arte contemporanea, nato nel 2010 con un’esposizione presso la Fabbrica del Vapore di Milano, che si contraddistingue per una figurazione di ispirazione classica e la ricerca su tematiche sociali attuali.
Gli artisti coinvolti sono Giovanni Cerri, Maurizio Cariati, Anna Madia, Emanuele Gregolin, Iacopo Raugei e Andrea Riga. Hanno realizzato opere nuove ad hoc proprio nei giorni della pandemia o hanno proposto lavori di qualche anno fa il cui soggetto rientra perfettamente nell’argomento trattato dalla collettiva.
Ecco allora, per esempio, i dipinti delle città solitarie e desolate di Cerri (1° marzo 2020. Storia di un’epidemia), metafora dell’esistenza umana, tra realismo esistenziale e neoespressionismo; il fiore rosso che cresce dove non ce l’aspetteremmo nel Tutto andrà bene, acrilico e bitume su juta del 2020 di Cariati; le fanciulle romantiche di Anna Madia, che coprono il volto e il loro dolore con mascherine improvvisate (Il respiro a metà, olio su tela, 2013); l’asciutta, astratta e coloratissima lotta contro il virus di Gregolin (Figure, La grande battaglia, 2020); lo scienziato di Raugei calato nel nero, in un fascio di luce teatrale (Know thyself, acrilico su tavola, 2008); i personaggi sofferenti e minuziosamente descritti, dalla pelle tumefatta di Riga, nonché l’installazione Covid-19, Sindrome respiratoria acuta grave, acrilico su bidone di plastica sotto teca del 2020.
Alcune opere, secondo la disponibilità degli artisti, sono in vendita e il ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile. Per maggiori informazioni è sufficiente inviare un messaggio diretto alla pagina Facebook o all’account Instagram.