Biografilm Festival: potere, creatività e fisicità al centro della nuova edizione. Dal 5 al 15 giugno, tutta online
I meccanismi del potere, la potenza creativa del corpo, la Cina vista attraverso le realtà singolari di chi la abita sono alcuni dei filoni tematici proposti dalla sedicesima edizione del Biografilm Festival 2020. Dalla selezione dei documentari di questa edizione, che sarà tutta online, emergono diversi temi che riflettono sulla nostra contemporaneità: potere, creatività e fisicità.
>> A causa della pandemia di Coronavirus in corso (con cinema ancora chiusi a data da destinarsi), Biografilm festival si sposta on-line mantenendo le sue date originarie, dal 5 al 15 giugno. I film saranno disponibili in lingua originale con sottotitoli in italiano, gratuitamente.
Oltre ai documentari, saranno proposte interviste video con gli autori dei film per approfondire il loro percorso cinematografico e i temi trattati.
Ad aprire il festival troviamo Faith di Valentina Pedicini: un’esperienza in un monastero tra le colline italiane, in una comunità di monaci cristiani ex campioni di arti marziali, tra preghiere notturne e allenamenti massacranti. Un viaggio emozionante in un mondo ignoto presentato in l’anteprima mondiale durante la scorsa Berlinale.
«Sono felicissima della grande qualità dei documentari che presenteremo nel programma di quest’anno e di avere l’opportunità di offrire al nostro pubblico un film di apertura come Faith di Valentina Pedicini, una regista italiana donna che merita la nostra attenzione» dichiara la direttrice di Biografilm Festival Leena Pasanen.
Il programma di quest’anno, con i documentari in programma, offre spunti per approfondire le caratteristiche e il funzionamento del potere e della leadership politica: in calendario l’anteprima italiana di #Unfit – The Psychology of Donald J. Trump di Dan Partland, un’analisi rivelatrice del comportamento, della psiche e dello stato mentale del presidente Trump e dei suoi sostenitori.
Biografilm 2020 vuole inoltre affrontare la tematica della relazione umana con il proprio corpo, con l’immagine e la percezione di esso e le possibilità creative che ne scaturiscono. Una prospettiva potente e ispiratrice è offerta dal documentario Because of My Body di Francesco Cannavà sulla vita di Claudia, ventenne con una grave disabilità motoria che può finalmente esplorare il piacere sessuale grazie a Marco, un “Love Giver” che secondo un protocollo sperimentale nei margini della legalità la assiste in un percorso con evidenti difficoltà emotive e relazionali.
Tra le grandi biografie a cui il festival da sempre si dedica, sarà presentato in anteprima italiana Margaret Atwood – A Word after a Word after a Word is Power di Nancy Lang e Peter Raymont, un racconto a tutto tondo della vita della nota poetessa e scrittrice, dalla produzione letteraria agli impegni in tutto il mondo, dalla visita sul set di The Handmaid’s Tale alle vacanze in famiglia.
Altro filo rosso del programma sono le storie di vita quotidiana (ma straordinaria) in Cina. Un primo titolo che affronta questo tema è Half Dream di Dandan Liu, documentario in anteprima internazionale su tre ex studenti d’arte cinesi e il loro profondo bisogno di espressione individuale in un momento di sconvolgimento economico e sociale in cui l’arte sta lentamente perdendo importanza.
«La mia prima edizione da direttrice non sarà come la avevo immaginata, ma sono colpita dal grande supporto che ci è stato dimostrato dalla comunità di professionisti e appassionati, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna. Sono convinta che sarà in ogni caso un festival molto forte – afferma ancora Leena Pasanen – e l’offerta dei titoli on-line diventerà una caratteristica fissa, che manterremo anche nelle prossime edizioni. Devo comunque sottolineare che sentiamo la mancanza del nostro pubblico e speriamo di trovare il modo per incontrarlo fisicamente al più presto».