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Le case d’asta ai tempi della pandemia. Intervista a Matteo Cambi

Matteo Cambi
Matteo Cambi

Ci sarà un B.C. e un A.C., before corona, after corona nei nostri A.D. anno domini da qui in avanti. La pandemia è una crisi sanitaria, sistemica, economica, psicologica globale che ha pervaso (anche) il sistema dell’arte e il suo mercato, con relative e logiche ripercussioni. Non sappiamo per quanto tempo saranno limitati movimenti, trasporti e spostamenti internazionali, sia delle persone che delle opere. Non abbiamo ancora idea di come e quando torneremo a girandolare per mostre, biennali, fiere e battute d’asta, perlomeno, riguardo a quest’ultime, fisicamente “in sala”, seduti con catalogo e paletta o semplicemente schiacciati nella calca sui lati o in fondo. Mentre fiere e gallerie (specialmente italiane), spiazzate dall’incombere degli eventi, provano a rincorrere soluzioni di visibilità e vetrine virtuali con proposte più o meno artigianali, le case d’asta, grazie al potenziamento degli incanti online e all’implementazione del marketing e degli strumenti digitali avviati in quest’ultimo decennio, riescono più efficacemente a tener botta alla crisi in atto.

Aspettando che ne sarà del nostro amato circo dell’arte, nelle ultime settimane abbiamo chiesto ai maggiori attori del sistema in Italia pensieri, previsioni e possibili scenari post-pandemia. Dopo aver passato al vaglio artisti, galleristi, curatori di musei e direttori di fiere, parola ora ai professionisti delle case d’asta. Appuntamento con Matteo Cambi, Presidente e CEO di Cambi Casa d’Aste.
BC, AC: prima e dopo il coronavirus. Prima domanda generale, cosa e come potrebbe cambiare globalmente il mercato dell’arte quando a settembre si proverà a tornare a una pseudo normalità (pseudo perché ancora senza vaccino). Come risponderà il mercato alla pandemia? Si ridimensioneranno i prezzi? Si spalancheranno definitivamente le porte dell’online…

Al momento non possiamo dire se ci sarà un ritorno alla normalità definitivo a settembre, è molto probabile che in qualsiasi caso i contatti saranno comunque drasticamente ridotti e che quindi si affinerà l’attività come la stiamo sperimentando in questi mesi. L’online sarà preminente per quanto riguarda la partecipazione alle aste, ma sarà importante diversificare le vendite per adattarla alle diverse tipologie di opere e beni trattati.

Quali sono le strategie adottate o implementate dalla vostra casa d’aste? E quali strumenti digitali sono messi in campo per sopperire all’impossibilità di relazione e fruizione fisica, dal supporto ai clienti nell’acquisto e nella vendita alle piattaforme potenziate per le private sale…

Praticamente tutta l’attività si è spostata online. Il nostro sito e i nostri canali social sono diventati negozio e vetrina della casa d’Aste. Fortunatamente avevamo già gli strumenti per poter gestire le vendite totalmente da “remoto” perché una grande fetta della nostra clientela è straniera. Strategicamente, abbiamo deciso di potenziare le aste a tempo, cioè vendite con un tempo stabilito per offrire su di un lotto. Queste Aste ci permettono di raggiungere un collezionismo privato di grande valore, e consentono di snellire i cataloghi delle aste “tradizionali” che così assumono più il carattere di evento, con lotti unici e stime molto elevate.

Potrà cambiare il gusto passata la pandemia? Che settori potranno beneficiarne (Old Masters, Modern…)?

Non credo che la pandemia inficerà i gusti dei collezionisti, non più di quanto di solito fa questo mercato che è di per sé abbastanza volatile. Le opere d’arte di valore conserveranno il proprio valore, sia antiche sia moderne. Sarà forse più interessante vedere cosa potrà accadere per quanto riguarda i beni rifugio (gioielli, orologi..) mercati che durante l’incertezza economica hanno spesso dei picchi importanti.

Come è stato riprogrammato e riorganizzato il vostro calendario?

Sul sito cambiaste.com è sempre aggiornato il calendario con le Aste a Tempo in corso a cui è possibile partecipare totalmente online. Il 12 maggio batteremo l’asta Design Loves Milano, il cui ricavato andrà in favore dell’Ospedale Sacco di Milano, in prima linea contro la lotta al Covid19. Tutti i nostri appuntamenti dedicati all’arte antica, moderna e ai beni di lusso sono invece spalmati tra giugno e luglio e sono consultabili nella sezione calendario del nostro sito.

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