Print Friendly and PDF

La storie di Homemade: Rocco Rorandelli e i Terraproject, essere fotografi durante il lockdown

Passo Sella, Italy
Passo Sella, Italy

“Come si può essere fotografi quando ci dicono che la cosa migliore è stare a casa?”. Quando il Covid 19 ha investito l’Italia e il mondo, Rocco Rorandelli che fa parte con Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini del collettivo TerraProject Photographers, si è posto immediatamente questa domanda.

Tutto di colpo si è fermato per i quattro autori, abituati a realizzare reportage sul campo, riconosciuti con premi e riconoscimenti in ambito internazionale. Ma l’isolamento non ha frenato idee e iniziative. “Quali potevano essere allora i nostri occhi per vedere quello che succedeva fuori?” si è chiesto Rorandelli.

E da una riflessione collettiva è scaturito il multi progetto dal titolo HOMEMADE. “Abbiamo individuato una serie di filoni che erano legati all’uso delle webcam per gli ambienti esterni e streaming e canali di social per gli eventi interni e li abbiamo divisi in vari gruppi. E da lì è partita una selezione di storie. Per la primissima serie PRAY, abbiamo impiegato circa una ventina di giorni per raccogliere il materiale e poi farlo uscire in diverse sequenze. Sono webcam, dirette o differite in giro per il mondo in cui c’è soltanto il prete in una chiesa deserta, il primo capitolo che abbiamo fatto uscire sotto Pasqua”.

San Rafael Arnáiz Parish, Madrid, Spain
St. John’s Chapel of Divine Mercy Parish, Des Moines, Iowa, USA

Poi è uscito PLAY, dove l’idea era di individuare i luoghi dello svago in giro per il mondo e raccontarli ormai come luoghi vuoti, dalle piste per il go-kart al campetto da calcio, dai campi da golf, da motocross o da golf agli impianti di sci. La serie EXERCISE esamina gli esperti di discipline sportive che insegnano da casa. WORK è legato ai luoghi del lavoro e qui abbiamo individuato varie camere di sicurezza all’interno di fabbriche o di ristoranti, aziende chiuse o aperte in cui c’è attività lavorativa con mascherine, guanti e tracciamento. Un’altra serie è dedicata a DELIVER, il panorama delle consegne a domicilio, con una serie organizzata con la stessa webcam per inquadrare i vari momenti in cui passavano i rider in bicicletta.

Dublin, Ireland

STUDY racconta lo studio ai tempi del coronavirus e ADVERTISE narra la pubblicità con una telecamera puntata sulle insegne negli Stati Uniti dove campeggiano le frasi connesse al Covid come Wash your hands oppure Jesus can help you e trasmesse a caratteri giganteschi sui big billboards americani. Ora i prossimi post sono DANCE, incentrati su una serie di deejay che hanno fatto concerti da casa con mixer negli interni, sui balconi o sui terrazzi”.

judo a casa – lezione adulti 27 3 2020
HOCKEY

Rocco Rorandelli si è concentrato maggiormente sul tema della scuola: “Nel mondo milioni di studenti studiano da casa per l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Per loro e per i loro genitori si tratta di una sfida nuova e le scuole si aprono a nuove forme di insegnamento. Ho contattato genitori di tanti paesi e ho chiesto di farmi entrare nelle loro case durante la quotidianità dello studio dei figli e, nel corso della videochiamata, ho fotografato il mio cellulare.

E il lavoro è entrato a far parte del progetto collettivo che TerraProject sta sviluppando per esaminare il rapporto con le tecnologie digitali utilizzate dalle persone durante l’epidemia Covid 19. Io mi occupo da molto tema del tema scuola e questa formula è per me è una continuazione naturale in tempi di lockdown. Il progetto scuola è anche l’unico dove ci sono foto scattate da noi. Gli altri sono tutte webcam e streaming o cose simili. Quelle della scuola sono foto fatte con il cellulare, in remoto a distanza”.

Perpignan, France

Un lavoro di fotografia e anche di regia. “Durante delle videochiamate ho fatto le fotografie al cellulare. Ho contattato i genitori e ho presentato il progetto e poi quando i ragazzi stavano studiando, guardavo il contesto in cui la scena si svolgeva, si inquadrava insieme, davo indicazioni su dove mettere il cellulare e poi scattavo con la macchina fotografica. Non sono screenshot, ma foto”.

Fotografare durante la pandemia senza muoversi da casa. Quali valori possiamo trarne?

“Il punto di forza di questo approccio è quello di essere riuscito a fotografare bambini e ragazzi in Bosnia, in Israele, in Svizzera o negli Stati Uniti, senza spostarmi, senza avere delle spese, anche perché un progetto simile a livello economico è insostenibile – prosegue Rocco Rorandelli-  Certamente non è una soluzione ma in questo momento costituisce una riflessione. E come quello che stato succedendo con gli incontri e le conferenze su Zoom. Probabilmente quando tutto tornerà normale non verrà in mente di organizzare un Festival con degli incontri su Zoom, ma qualcosa resterà anche di questo. Come sapere per esempio che è possibile organizzare un incontro sulla fotografia dove partecipano 100 persone senza andare a incidere troppo sull’inquinamento. Forse qualcosa impareremo. Non per questo voglio dire che il fotogiornalismo va sostituito con tecniche in remoto ma è un modo di pensare”.

Courbevole, France
Tokio, Japan

E quali nuovi progetti sta studiando il collettivo? “Uno è legato all’impatto del Covid sull’industria del turismo e l’altro al controllo del territorio per il contenimento dell’epidemia”.

 

Rocco Rorandelli, Michele Borzoni, Simone Donati e Pietro Paolini:  terraproject.net

Commenta con Facebook