Le mascherine protettive ad alto valore sociale. Le 500 mascherine progettate da due giovanissimi designer milanesi uniscono protezione, comfort, stile e solidarietà sono state consegnate ieri a don Gino Rigoldi, a favore della “Comunità Nuova Onlus”.
#StaySafe #StayNoisy. Consegnate presso il CN HUB, sede della Fondazione Don Gino Rigoldi, le prime 500 mascherine, prodotte grazie ai proventi della vendita di altrettanti esemplari di NoisyMask, le mascherine protettive prodotte con il marchio Noisy Style da Luca Ravezzani e Matteo Maria Canciani.
I due giovani designer, classe 1997, hanno donato a Don Gino Rigoldi, storico cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, la dotazione di presidi protettivi per il viso a favore di Comunità Nuova Onlus, associazione che da 40 anni accoglie e sostiene bambini, giovani e adulti, aiutandoli a costruire il proprio futuro.
Luca Ravezzani e Matteo Maria Canciani, nei due mesi di lockdown dovuto alla pandemia che ha bloccato l’Italia, chiusi nelle rispettive case con il proprio PC, hanno pensato di realizzare qualcosa di utile. Qualcosa che potesse dare un contributo fattivo a chi è impegnato nella gestione di questa emergenza, una risposta di segno positivo in una situazione tanto drammatica.
L’idea è stata realizzare una mascherina speciale, prodotta attraverso un nuovo marchio d’avanguardia, NoisyStyle. La NoisyMask risponde alla necessità di rendere disponibile uno strumento che, dopo essere stato considerato inutile dagli esperti virologi, è invece riconosciuto oggi come un oggetto di difesa e protezione, indispensabile e obbligatorio, e che molto probabilmente farà parte della nostra quotidianità ancora a lungo.
NoisyMask è una mascherina comoda, lavabile e riutilizzabile, realizzata con materiale certificato sanitario, anallergico, idrorepellente, traspirante e filtrante. Un dispositivo per la prevenzione e la tutela della collettività, utilizzabile nelle normali attività giornaliere, in conformità con le disposizioni in materia del decreto “Cura Italia”.
Luca Ravezzani e Matteo Maria Canciani non si sono fermati alla progettazione di una mascherina utile e funzionale, ma hanno conferito al progetto un valore aggiunto ulteriore, mettendo in gioco la loro professionalità per rispondere alla necessità di immaginare l’oggetto in una maniera inedita, ovvero come un accessorio ormai parte integrante del proprio outfit. Un design ergonomico facciale che si adegua con comodità al viso di chi la indossa; una grafica geometrica, lineare e pulita messa a punto a partire da un concetto olistico; e infine un colore, il nero, che vuole donare alla mascherina un senso di sobria eleganza, su cui si ripete il logo “Y” associando tonalità grigie al verde fluo: la Yfluo rappresenta chi la indossa, mentre le Y-grigie raffigurano tutti i partecipanti al progetto.