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Nanda Vigo ci ha lasciati. La visita alla casa della designer milanese, appena un anno fa

dal video di Nowness

“A cosa mi ispiro? Alla luce. La luce è determinante per le forme, per gli oggetti, per un’ambientazione totale. La luce va e non ha dimensione, e si può viaggiare molto lontano.” Così raccontava Nanda Vigo a Nowness, appena un anno fa.

Un altro lutto ha colpito il mondo dell’arte. Nanda Vigo si è spenta lo scorso 16 maggio, all’età di 83 anni. Spesso definita la scultrice della luce, era nata a Milano il 14 novembre del 1936. Artista a cavallo tra architettura e design, si è collocata tra i grandi protagonisti della scena artistica italiana degli anni sessante e settanta. Tra le sue collaborazioni si annoverano, tra l’altro, quelle con Gio Ponti, Lucio Fontana e Piero Manzoni (di cui fu compagna). Per oltre mezzo secolo ha fatto della luce la sua musa principale, indagandone la relazione con lo spazio e cercando di “trattenerla” nelle sue sculture e installazioni.

“C’è un alfabeto cosmologico al quale mi sono sempre ispirata. Contiene elementi semplicissimi: un quadrato rappresenta la terra, il triangolo il cielo..ci sono dei segni che sono ripetuti in tantissime culture. Infatti ho fatto dei disegni sempre rammentando questi simboli”. Un anno fa, Nowness entrava nel suo appartamento milanese, che ospita un’estesa collezione delle sue opere. E poi, in mezzo ai giochi di luce, piante tropicali, gabbie per animali e i ricordi di una vita condivisa con alcune icone dell’arte europea.

dal video di Nowness

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