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Sardegna-Piemonte: la storia segreta del regno che fu. La mostra a Nuoro

Giovanni Michele Graneri (Torino 1708- 1762), Festa nautica nel porto di Cagliari (dettaglio), 1747, Credits Palazzo Madama
Giovanni Michele Graneri (Torino 1708- 1762), Festa nautica nel porto di Cagliari (dettaglio), 1747, Credits Palazzo Madama

Il MAN di Nuoro annuncia l’apertura della mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale dal 29 maggio al 15 novembre. Ha così inizio il viaggio nelle misteriose relazioni intrattenute dalle due regioni per oltre 240 anni di storia.

240 anni valgono bene un paio di mesi. Parafrasando in modo libero e ironico la celebre frase del neo-sovrano parigino Enrico di Navarra, intendiamo sottolineare come il grande impegno di ricerca storiografica e artistica profusa dal MAN di Nuoro per la mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale vale tutto il tempo ulteriore che abbiamo dovuto attendere per visitarla. L’apertura, programmata inizialmente per il 13 marzo, ha dovuto giocoforza slittare e si ripresenta ai nastri di partenza per il 29 maggio, pronta a prolungarsi fino al 15 novembre.

I 240 di cui si parla sono quelli intercorsi tra il 1720 e gli anni Sessanta del Novecento, i quali hanno intercettato – nell’incalcolabile marea degli eventi accorsi – anche una stretta e misteriosa relazione tra Sardegna e Piemonte. Una storia che ha inizio con l’annessione dell’isola al regno sabaudo e la storica svolta del Regno di Sardegna; un evento controverso, narrato per lo più in termini polemici dalla storiografia sarda e con numerosi equivoci da quella piemontese.

Vittorio Accornero, Ricordo di un ballo, 1942

La mostra esplora, per tramite di profili artistici, di microstorie, di fatti di costume, di vicende ufficiali, di situazioni politiche, di aneddoti biografici, di storie d’amore e guerra, di documenti, di illustrazioni, di legami spesso dimenticati, o mai chiariti, la costruzione di un mondo di segni tra Piemonte e Sardegna, senza una visione preconcetta, né tesi da dimostrare

Luca Scarlini – scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist – ha curato una mostra dal taglio veramente particolare, che affonda trasversalmente nella cultura delle due regioni per evidenziarne le influenze reciproche. Opere d’arte, documenti, manufatti, testi letterari, illustrazioni, ceramiche, fotografie, spartiti musicali e corti d’animazione tratteggiano la trama dell’inesplorata storia che lega le due dimensioni. Adottando una prospettiva post coloniale, il percorso espositivo illustra il processo di acculturazione e influenza reciproca tra Sardegna e Piemonte, sino ad annullare lo stereotipo della formula “dominati e dominanti” per dare spazio alla libera reinvenzione di segni e stili protrattasi per oltre due secoli.

La mostra è corredata da un ampio catalogo monografico edito da Ilisso che raccoglie saggi inediti appositamente commissionati a importanti autori e scrittori sardi e piemontesi quali Marcello Fois, scrittore, commediografo e sceneggiatore, Gianni Farinetti, giallista, sceneggiatore e regista, Maria Paola Dettori, storica dell’arte, Luciano Marrocu, storico e scrittore, e Luigi Fassi, direttore del MAN.

Edina Altara- Rivista Bellezza 1947 n. 14 – 00 Gennaio – Copertina

 

Giovanni Michele Graneri (Torino 1708- 1762), Festa nautica nel porto di Cagliari, 1747, Credits Palazzo Madama

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