Riapre a Milano a Palazzo Reale dal 28 maggio la mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce, aperta il 7 febbraio scorso, chiusa per l’emergenza sanitaria dal 24 febbraio e riaperta poi per una sola settimana dal 2 all’8 marzo.
I 28 musei prestatori da 3 continenti hanno tutti accettato di prorogare il prestito delle 33 opere sino al 27 settembre, permettendo dunque di visitarla per altri 4 mesi, con le misure di sicurezza stabilite dalle autorità governative e regionali.
La prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tour, attraverso mirati confronti tra i capolavori del Maestro francese e quelli di altri grandi del suo tempo tra cui Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot porta una nuova riflessione sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l’opera di questo misterioso artista.
Un’esposizione unica considerato che, come ebbe a sottolineare Roberto Longhi, in Italia non vi è conservata nessuna opera di La Tour e sono circa 40 le opere certamente attribuite al Maestro, di cui in mostra ne sono esposte 15 più una attribuita.
INFORMAZIONI
La mostra aprirà dal giovedì alla domenica, dalle 11.00 alle 19.30 con apertura serale il giovedì sino alle 22.30 (ultimo ingresso un’ora prima).
APERTURA SPECIALE MARTEDI’ 2 GIUGNO dalle 11 alle 19.30.
La prenotazione è obbligatoria – anche per le categorie gratuite – presso Vivaticket tel. 02 92897755 o sul sito https://mondomostreskira.vivaticket.it/
È possibile prenotarsi anche poco prima della visita, purché sia rispettata la capienza consentita in ciascuna fascia oraria.
Al momento non è possibile prenotare visite per gruppi o scolaresche.
Per chi è già in possesso di prenotazione va richiesto il voucher al sito: https://shop.vivaticket.com/ita/voucher
L’audioguida è inclusa nel biglietto in forma di app da scaricare negli store Apple e Google inserendo il titolo della mostra.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata dalla Prof.ssa Francesca Cappelletti e da Thomas Clement Salomon, l’esposizione vanta un comitato scientifico composto da
Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre), Gail Feigenbaum (direttrice, Getty Research Institute), Annick Lemoine (direttore, Musée Cognacq-Jay).