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Storie di libertà per ragazzi, da Keith Haring a Marielle Franco

Storie di libertà
Storie di libertà
Keith Haring

Storie di libertà per ragazze e ragazzi che inseguono grandi sogni, in libreria un volume raccoglie le storie di chi ha fatto la differenza, da Keith Haring a Marielle Franco

Il 17 maggio ricorre la giornata mondiale contro omofobia, bifobia e transfobia, ma la vita non è fatta di un giorno all’anno. Chi ha cambiato la storia lo ha fatto lottando 365 giorni all’anno. Dal 26 maggio in libreria trovate Storie di libertà per ragazze e ragazzi che inseguono grandi sogni, una raccolta di biografie con le storie di chi, giorno dopo giorno, col proprio impegno e il proprio coraggio ha cambiato un pezzo di mondo, dall’arte alla tecnologia, dalla politica allo sport. Tra loro, per esempio, troviamo Alan Turing, Keith Haring, Marielle Franco e Angela Bowen. È un libro pensato per i ragazzi, ma sicuramente farà bene anche a tanti adulti.

Attraverso dodici storie di amore e di libertà, Giovanni Molaschi si concentra sulle azioni che hanno reso queste personalità importanti per la lotta a favore di diversità e inclusione e degli autentici esempi per le generazioni future. Ad accompagnare queste storie ci sono i colori e le illustrazioni di Maddalena Bireau, illustratrice e musicista trapiantata a Berlino già al lavoro anche su Storie di ragazze e ragazzi che vogliono salvare il mondo..

In occasione dell’uscita del libro abbiamo intervistato l’autore, Giovanni Molaschi, per farci raccontare qualcosa di più di questo progetto

Come è nata l’idea di questo libro?
La gestazione è stata piuttosto lunga. Racconto il presente GLBTQ da 15 anni. L’ho fatto sul web, i giornali, in tv e anche in radio. Da tempo meditavo di condensare questa esperienza in un libro. Ho studiato a lungo il mercato per capire cosa mancava all’attuale offerta che via via è diventata sempre più robusta. Ci sono molti romanzi e moltissime autobiografie. Su tutte cito quella di Jonathan Bazzi che con la sua “Febbre” gioca per lo Strega.
Mancava un titolo cross-generazionale. Messo a fuoco il formato mi sono messo alla ricerca di un editore. DeAgostini – fin da subito – ha creduto nel progetto.

Ai ragazzi si può parlare di tutto? Qual è la chiave per raccontare loro anche storie con risvolti crudi/violenti come quelle di Turing o Marielle Franco?
Si può e si deve parlare di tutto. Il tabù è spesso la conseguenza di una comunicazione raffazzonata. È di questi giorni la challenge di Tik Tok, ripresa anche da Chiara Ferragni, sul coming out relativo ai disturbi alimentari. Quel tipo di video di speranza, girato da adolescenti che hanno superato il problema, fa più della comunicazione basata sul terrore. Ridurre Turing o Franco al loro ultimo giorno di vita non avrebbe reso giustizia al loro percorso terreno. Non c’è fine senza inizio. Entrambi prima di esser dei morti di omofobia sono stati rivoluzionari nei loro campi. Nel libro il sogno ha volutamente un peso maggiore dell’incubo.

Come è avvenuta la selezione delle storie da raccontare?
I binari principali sono stati due: l’eccezione e l’equilibrio. Le storie raccolte in questa prima raccolta sono tutte straordinarie ma nessuna di loro sovrasta l’altra. Anzi. L’una è propedeutica all’altra. Più che un libro “Storie di Libertà per Ragazze e Ragazzi che Inseguono grandi Sogni” è una gigantesca Rainbow Cake.

Tra queste storie ce n’è una a cui sei particolarmente legato?
Sono particolarmente legato a Turing che in accordo con l’editore apre la raccolta. Turing risulta essere contemporaneo. Attorno al suo genio ho fatto, nel 2015, una prima serata di Rai3 con Tommaso Cerno che vinse il Premio Flaiano.

Quale credi sia il messaggio più importante che possiamo trarre dalle storie di questi personaggi?
Tanti Personaggi, tanti messaggi. Ogni persona che ha letto il libro ha posto l’attenzione su un colore della propria vita che il volume ha – con mio piacere – acceso. Sono contento che il lavoro artigianale fatto con DeAgostini e l’editor Manuela Mellini stia mettendo tutti nella posizione di sentirsi parte di una comunità, di avere almeno un link con un’altra anima. L’inclusione non è forse un vero e proprio messaggio ma è il più bello degli obiettivi.

C’è qualche storia che avresti voluto raccontare ma per la quale, stavolta, non c’è stato spazio?
Medito – ma devo ancora parlarne con l’editore – di lavorare su periodi temporali più precisi. Se fra un anno – come mi auguro – ci ritroviamo per parlare del secondo volume GLBTQ di DeAgostini mi piacerebbe menzionare chi – nel 2020 – ha fatto la differenza. Anderson Cooper dopo una carriera spesa a raccontare – per la CNN – gli eventi più importanti della storia è diventato finalmente papà. La Storia con la S maiuscola non è altro che la somma di tante storie con la s minuscola che il Mondo lo cambiano per davvero.

storie di libertà

Con le storie di: Alan Turing, Laurel Hester, Hans Christian Andersen, Marielle Franco, Tiziano Ferro, Angela Bowen, Gareth Thomas, Darla K. Anderson, Rudolf Nureyev, Megan Rapinoe, Keith Haring, Cathy La Torre.

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