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Il lancio della street art nello spazio: lo SpaceX di Elon Musk e l’oro di Tristan Eaton

Tristan Eaton, Now & Forever, Manhattan, New York, 2020
Tristan Eaton, Human Kind (2020). Courtesy of the artist and SpaceX.

L’imprenditore visionario sudafricano Elon Musk (Pretoria, 1971) ha commissionato allo street artist Tristan Eaton (Los Angeles, 1978) un dipinto d’oro per decorare gli interni della navicella spaziale Crew Dragon. Anche Eaton fa parte ora di quel ristretto gruppo di artisti, fra cui Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Trevor Paglen, che hanno inviato proprie opere nello spazio.

Tristan Eaton è un artista e designer americano. Inizia a dedicarsi alla street art già da adolescente, dipingendo dai cartelloni pubblicitari ai cassonetti delle città in cui si sposta (Londra, Detroit, New York). Progetta il suo primo giocattolo per Fisher-Price a 18 anni e si fa strada nel mercato dell’imprenditoria fondando la Thunderdog Studios (2004), la sua agenzia creativa a New York City. Leader in ambito pubblicitario e artistico, riceve commissioni da Nike, Versace e persino da Barack Obama, per il quale nel 2008 crea dei poster per la campagna elettorale dell’ex presidente USA. All’inizio di questo mese, a Midtown Manhattan, ha svelato uno dei suoi murale in onore delle infermiere chiamate a lavorare in prima linea contro il Covid-19. I suoi lavori sono esposti anche al MoMA (Museum of Modern Art, New York).

Tristan Eaton, Now & Forever, Manhattan, New York, 2020

Per questa occasione, Eaton ha creato una serie di opere d’arte indistruttibili – graffitate sui due lati – in oro, ottone e alluminio. Ogni opera ha un doppio lato; in questo modo Eaton vuole rappresentare la dualità del genere umano, il suo passato e il suo futuro. E’ presente poi una grande varietà di simboli: una mano tesa e uno scimpanzè col proprio cucciolo sopra al quale si svolge una fissione nucleare; fiori di loto e uccelli in volo; il simbolo della pace; un viso sorridente; le stelle e strisce della bandiera americana. “Quando la SpaceX mi ha chiesto di partecipare a questo progetto, ho pensato di creare qualcosa di stimolante. Guardare giù dallo spazio per vedere tutti i tipi di esseri umani insieme su questo piccolo pianeta, potrebbe ricordarci quanta storia e quanto potenziale abbiamo. Anche se ancora abbiamo molta strada da fare” ha dichiarato Eaton. Ogni opera d’arte è stata pensata per uno dei 5 astronauti.

Il volo, inizialmente programmato per il 27 maggio 2020 e poi fallito a causa di condizioni metereologiche sfavorevoli, è appena decollato (sabato 30 maggio, ore 21:22 italiane). Anche Eaton fa parte di quel ristretto gruppo di artisti, fra cui Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Trevor Paglen, che hanno inviato le proprie opere nello spazio.
Tristan Eaton, Barack Obama, 2008

Non è la prima volta infatti che Musk manda l’arte in orbita. Nel 2017 l’artista americano Trevor Paglen (Maryland, 1974) mandò una sua opera nello spazio grazie all’aiuto di Elon Musk e del Nevada Museum of Art. L’idea di Paglen fu quella di spedire nello spazio un enorme satellite non funzionante. Sempre in quell’anno Musk ha spedito una delle sue Tesla nello spazio. Nel 2012 ha mandato in orbita The Last Pictures, un disco al cui interno erano conservate 100 immagini.

“Da artista, cerco di guardare il mondo mantenendo una visione d’insieme” ha scritto Eaton nel suo profilo Instagram. “Nessuno ha una visione più grande del nostro mondo come i nostri coraggiosi astronauti sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale)”.

Design concept rendering for Trevor Paglen, Orbital Reflector, co-produced and presented by the Nevada Museum of Art. Courtesy of Trevor Paglen and Nevada Museum of Art, 2017
Trevor Paglen, Prototype for a Nonfunctional Satellite (Design 4, Build 4), 2013, Mixed media, 16 x 16 x 16 feet. Courtesy of Altman Siegel Gallery and Metro Pictures, 2013

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