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Un giardino incantato a Milano. Energia vitale, la natura dialoga con l’arte

Silvia Serenari - Anima Floris, 2020, still da video Silvia Serenari - Anima Floris, 2020, still da video
Silvia Serenari - Anima Floris, 2020, still da video
Silvia Serenari – Anima Floris, 2020, still da video

La Gilda Contemporary Art si trasforma in un mondo magico grazie all’esplosione della natura. Fino al 30 giugno 2020 la Galleria ospita “Il giardino d’Arcadia“, una mostra collettiva a cura di Andrea Lacarpia.

Tredici artisti hanno reso possibile la creazione di questo fantastico ambiente. Le opere esposte vogliono porre l’attenzione sulla natura, creando un dialogo tra arte e natura e portando i visitatori a riflettere su vari aspetti.

In questo momento in particolare, dove il mondo si è dovuto mettere in pausa a causa del Coronavirus, la natura ha ripreso le redini in mano ed è rinata rimpossessandosi dei suoi spazi originali. Un evento che ha evidenziato la potenza indescrivibile che possiedono la flora e la fauna. “Il giardino d’Arcadia” diviene dunque metafora della capacità di rinnovamento che ci viene insegnata dalla natura.

Nelle opere in mostra il soggetto natura è declinato con modalità che vanno dalla riflessione mitico-filosofica, spesso rivolta all’individuazione di una dimensione originaria, alla costruzione di un immaginario post-naturale che ibrida forme biologiche e prodotti dell’uomo per esprimere le attuali trasformazioni nella percezione di naturale e artificiale. Il mito dell’Arcadia, luogo lontano dalle città che gli antichi greci consideravano dimora delle divinità silvestri, nella storia si è evoluto andando a simboleggiare la necessità dell’uomo di ritrovare una natura selvaggia e primigenia, tra realtà e idealizzazione. Da qui il nome della mostra.

Antonio Bardino - Domestic landscape, 2020, olio su tela, 100 x 70 cm
Antonio Bardino – Domestic landscape, 2020, olio su tela, 100 x 70 cm

Proprio seguendo queste declinazioni, l’esposizione è allestita in modo da catapultarci in un mondo fantastico, fuori da ogni possibile immaginario.

Le opere spaziano da quadri a sculture, da istallazioni a video e opere digitali. Ovviamente non può mancare il protagonista principale che ha ispirato queste creazioni e la mostra stessa: la natura. Grazie alla collaborazione di Simone Ugolini (Orto Botanico Pervinca) sono state inserite nell’allestimento piante vere e proprie.

Opere d’arte e natura coesistono, dialogano e sono accomunate da una stessa energia vitale. Il paesaggio, e quindi l’esposizione, diviene mappa dell’inconscio collettivo dove l’uomo, le piante e gli animali appartengono a un’unica cosa.

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