Si è spento dopo una lunga malattia il giornalista, scrittore, aforista e commentatore televisivo Roberto Gervaso.
Scrittore, giornalista e grande aforista: Roberto Gervaso scompare il 2 giugno a Milano. Aveva 82 anni, a portarlo via una lunga malattia. Persona dall’acume e ironia fuori dal comune, ha prestato la sua competenze anche alla televisione – per cui si cimenta nella veste di divulgatore storico – dove diventa iconico il suo look colorato, perfettamente sintetizzato nel suo grande ed eccentrico papillon. A dare la triste notizia la figlia Veronica Gervaso, giornalista del Tg5, che con un post su Twitter ha annunciato la scomparsa del padre.
#robertogervaso sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me.
Fondamentale per la sua carriera l’incontro con Indro Montanelli, il cui sodalizio durerà a lungo. I due, dal 1965 al 1970, scrivono insieme i primi sei volumi della Storia d’Italia (Rizzoli), vincendo il Premio Bancarella, che poi Gervaso vince di nuovo da solo con uno dei suoi generi letterari preferiti: le biografie storiche. Tra le sue opere principali di questo genere ricordiamo in modo particolare i ritratti di Cagliostro, Nerone, Casanova, i Borgia, Claretta Petacci e della Monaca di Monza. Figura di spicco del mondo culturale italiano e internazionale, ha raccontato anche dei tanti incontri importanti della sua esistenza, come quelli con alcuni scrittori e artisti tra cui George Simenon, Salvator Dalì, Andres Segovia, Arthur Miller, Lauren Bacall, Michail Gorbaciov, David Rockfeller. Nota curiosa della sua produzione letteraria: ha pubblicato anche un galateo erotico e un galateo sentimentale.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire alla moglie e alla figlia di Roberto Gervaso le sue condoglianze per la scomparsa di “un uomo di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese“.
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