Il Ferrara Buskers Festival torna nelle piazze della città estense dal 26 al 30 agosto con alcune importanti novità. La Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, giunta alla sua XXXIII edizione, non si ferma. A causa dell’emergenza Coronavirus, il programma subirà delle necessarie limitazioni per garantire l’assoluta sicurezza degli artisti e del pubblico. Ferrara capitale della musica.
Un appuntamento che, a causa dell’emergenza Coronavirus, subirà tuttavia delle modifiche, a partire dalla sua lunghezza, ridotta a cinque giorni, dal 26 al 30 agosto 2020. Stefano Bottoni, ideatore e direttore artistico di Ferrara Buskers Festival®,e Rebecca Bottoni, presidente della manifestazione, hanno pensato a un programma più snello, che tenesse conto di alcune limitazioni di fruizione, per garantire l’assoluta sicurezza degli artisti e del pubblico.
Dopo l’emergenza Coronavirus, che ha messo in ginocchio l’intero mondo dello spettacolo, per il Ferrara Buskers Festival, il più grande evento nazionale (e uno dei maggiori a livello globale) di artisti di strada, l’edizione 2020 sembrava solo un lontano pensiero. Invece, grazie alla buona volontà, alla voglia di mettersi in gioco e di far animare le piazze con la musica che è portavoce di un messaggio di speranza, il Festival si farà. Un grandissimo messaggio di speranza per il mondo dello spettacolo che, con tutte le forme di arte esistenti, mantiene vivi gli animi delle persone riuscendo, ad oggi, ad entrare nelle vite di tutti noi nelle forme più innovative.
Ovviamente alcune modifiche sono state indispensabili per la realizzazione di questa edizione particolare. Innanzitutto l’evento sarà di breve durata (solo cinque giorni) e avrà delle limitazioni per garantire la sicurezza degli artisti e del pubblico. Quest’ultimo dovrà prenotare tramite il sito web l’entrata che, per motivi di sicurezza, sarà contingentata.
Ma non c’è da preoccuparsi. Per questa limited edition la tecnologia fa da padrone. La trasmissione dei video, tramite i social e le pagine ufficiali del festival, permetteranno a chiunque non sarà presente di poter partecipare attivamente all’evento anche da casa. Tutti gli artisti stranieri eseguiranno i loro brani in streaming e il pubblico potrà interagire virtualmente con loro. Non mancheranno di certo le band e i musicisti italiani che animeranno le piazze dal vivo. Tutti i partecipanti si esibiranno gratuitamente, senza alcun compenso, se non il famoso cappello per terra dove si potrà dare un’offerta volontaria. Ci sarà anche un cappello virtuale per tutti gli artisti che invece si esibiranno in streaming.
La musica ha un grande potere di unione, sia fisico che emotivo e spirituale, e aver potuto organizzare anche in questo anno difficile il festival è un grande successo.
