Ravenna Jazz 2020 “Reloaded”, appuntamenti dal 30 giugno al 14 novembre per lo storico festival dedicato alla musica jazz
Ravenna Jazz 2020 : dopo quasi due mesi dalle date originariamente previste per la sua quarantasettesima edizione (annullate a causa dell’emergenza sanitaria), lo storico festival ravennate torna in versione letteralmente “ricaricata”. Stesso numero di serate (non più consecutive ma distribuite nel corso di vari mesi: dal 30 giugno al 14 novembre), recupero di alcuni spettacoli previsti per la primavera – Paolo Fresu e Petra Magoni con l’Italian Jazz Orchestra, Sarah McKenzie, Julian Lage, Shai Maestro, Alessandro Scala con Barbara Casini – e nuovi contenuti artistici per completare il cartellone – compresi ospiti internazionali: Michael League e Bill Laurance, i Quintorigo con Roberto Gatto, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano. Dei concerti di punta previsti per la primavera, quello di Pat Metheny è stato rinviato al 2021: il mitico chitarrista statunitense è già confermato come protagonista assoluto della prossima edizione del festival.
Il blocco centrale dei concerti estivi di Ravenna Jazz 2020 “Reloaded” si svolgerà alla Rocca Brancaleone: un ritorno alle origini, in una sede che ha ospitato gloriose edizioni passate del festival.
La prima serata all’interno della Rocca sarà il 30 luglio con Alessandro Scala, che nel ravennate, sua terra d’origine, è un sax hero, capace di esprimere gli impulsi più brillanti e coinvolgenti della grande scuola sassofonistica hard-bop e funk. Scala si esibirà con un quartetto il cui nome, “Bossa Mossa”, suggerisce che le carte del jazz e della musica brasiliana verranno ben mischiate. La cantante e chitarrista Barbara Casini, che su questi argomenti musicali ha decisamente molto da esprimere, sarà la special guest della serata.
La presenza più sorprendente alla Rocca sarà quella del bassista Michael League, celeberrimo fondatore e leader degli Snarky Puppy. Il 6 agosto si esibirà in duo con il pianista Bill Laurance, anch’egli esponente di spicco della band di culto: sarà una rara occasione per ascoltarli in una dimensione cameristica anziché orchestrale.
Seguiranno tre diverse declinazioni del jazz nazionale. Il 13 agosto quella proposta dal sassofonista Roberto Ottaviano, il cui quintetto “Eternal Love” si avvale di musicisti dalle capacità trasversali per celebrare, in questi tempi difficili, la speranza e la voglia di riscatto del genere umano.
Il 3 settembre arriveranno i Quintorigo assieme a Roberto Gatto, batterista simbolo della musica improvvisata nostrana, impegnati in una sintesi dei loro progetti dedicati a Charles Mingus, Jimi Hendrix e Frank Zappa. Il nome non è casuale, non c’è limite ai contenuti musicali affrontati da “Opus Magnum”, il quartetto guidato dal batterista Ettore Fioravanti che si ascolterà il 10 settembre: dalla tradizione jazzistica a quella popolare, dalle canzoni al repertorio classico, dal rock alle suggestioni africane, purché siano stimoli per l’improvvisazione.
L’ebbrezza del jazz a… 47°. Nella riformulazione del programma di Ravenna Jazz 2020 in versione “Reloaded” troverà spazio anche uno dei format simbolo delle recenti edizioni del festival: i concerti che si svolgono nei club e nei piccoli teatri di Ravenna, tra città e circondario, che di anno in anno aumentano di ‘gradazione’. “Ravenna 47° Jazz Club” sarà particolarmente inebriante con i suoi tre appuntamenti autunnali.
Il Teatro Socjale di Piangipane è lo spazio al quale il festival riserva le proposte vocali: qui si ascolterà Sarah McKenzie, cantante e pianista australiana dotata di una musicalità swingante e un tocco di glamour che la pongono nel solco di pianiste-cantanti come Diana Krall o Eliane Elias (2 ottobre).
Al Bronson di Madonna dell’Albero si addice la musica ad alto voltaggio. Ed ecco quindi arrivare il trio del chitarrista Julian Lage (3 novembre), che porta a una sintesi di bruciante intensità le musiche delle radici statunitensi, il blues, il rock e soprattutto la grande tradizione chitarristica jazz.
Al Cisim di Lido Adriano, il 14 novembre si farà luce sulle più attuali tendenze del pianoforte jazz con il trio del pianista israeliano Shai Maestro. Colpisce nel segno il tocco personale di Shai, evidentemente formatosi nell’ambito della musica classica, ma capace di sviscerare il più intenso jazz feeling anche quando è alle prese con materiali eterogenei.
La ripresa dell’attività concertistica si svolgerà nel più rigoroso rispetto delle normative e ordinanze per gli spettacoli dal vivo, compresa l’applicazione della distanza di sicurezza tra gli spettatori, in seguito alla quale i posti disponibili saranno limitati.
>> Informazioni su biglietti e calendario completo sul sito ufficiale del Ravenna Jazz.