Il lupo, la nuova graphic novel di Jean-Marc Rochette. La lotta per la sopravvivenza tra uomo e natura passa dal sentimento della pietà
Se non avete mai visto Snowpiercer di Bong Joon-ho (sì, il regista di Parasite), film del 2013 con Chris Evans e Tilda Swinton, forse vi sarete imbattuti in questi giorni in Snowpiercer il telefilm di Netflix, con Jennifer Connelly e Daveed Diggs (star del musical Hamilton). La serie vede nuovamente in campo Bong Joon-ho, ma stavolta nel ruolo di produttore.
Facciamo un salto indietro. È il 1976, un alpinista francese è costretto ad abbandonare la sua carriera a causa di un incidente e decide quindi di darsi al fumetto. Inizia così la carriera di Jean-Marc Rochette, che nel 1982 inizia a pubblicare sulla rivista À Suivre il racconto distopico Le Transperceneige, scritto a quattro mani con Jacques Lob. A causa di una catastrofe ambientale sulla Terra ha inizio una nuova era glaciale, la popolazione è decimata: sono sopravvissuti solo coloro che hanno trovato posto su un treno composto da 1001 carrozze, lo Snowpiercer. Il fumetto però non riscontra il successo sperato. Rochette lascia la Francia e si trasferisce a Berlino dove di dedica alla pittura astratta. Facciamo ora un salto nel 2005, a Seoul. Bong Joon-ho viene in possesso di una copia del fumetto e decide che sarà quello il soggetto del suo prossimo film. Ci vorranno però quasi dieci anni e un budget da 40 milioni di dollari per dar vita al film che imporrà il regista alla fama internazionale e che darà nuovo lustro a Jean-Marc Rochette e al suo lavoro.
Tornato in Francia, Rochette si divide allora fra il suo atelier parigino e un paesino arroccato in cima alla valle del Vénéon, isolato dal mondo per quattro mesi all’anno. Un giorno di novembre del 2018, nei pressi del suo chalet, incontra un pastore sconvolto dall’attacco di un lupo. In soli tre mesi Rochette realizza le cento tavole di quella che diventerà la sua opera più profonda.
«Io vi dico solo una cosa: lupi e pastori insieme non ci vivono. […] È una questione tra me e il lupo. Statene fuori»
Giugno 2020. Arriva in libreria Il Lupo (Le Loup) il nuovo lavoro a fumetti di Jean-Marc Rochette, dove – più prepotente che mai – torna centrale il suo grande amore per la montagna. Nel cuore del Massiccio degli Écrins in Francia, un grande lupo bianco e un pastore si confrontano senza tregua, fino ai loro limiti. Jean- Marc Rochette celebra così la bellezza e la sua violenza dell’alta montagna in una sfida atavica tra uomo e natura. Obiettivo: la sopravvivenza.
«O lui o me»: questa è la visione del mondo che hanno Gaspard, il pastore esasperato dal massacro del suo gregge, e il suo ancestrale antagonista assetato di vendetta, il lupo. Dopo una battaglia all’ultimo sangue, i due capiranno però di avere bisogno l’uno dell’altro e di dover trovare un compromesso per vivere insieme nell’ambiente sublime e ostile della Montagna. La montagna è espressione sublime della bellezza e potenza della natura e al contempo territorio difficile e con leggi imperscrutabili.
Il Lupo è un lavoro aspro e profondo, che mette in relazione il difficile rapporto l’umanità e l’animalesco, il solitario protagonista prende le fattezze dell’autore e si muove tra paesaggi meravigliosi e terribili al tempo stesso. Le chine di Rochette sono di altissima qualità, il suo tratto – vitale e di grande fascino – immortala alla perfezione la durezza e il fascino delle vette innevate: di giorno tutto è bianco, immacolato e abbagliante, di notte il paesaggio diventa una distesa tetra, blu e grigia.
Quella raccontata da Rochette non è una gara alla sopraffazione, alla conquista, ma alla sopravvivenza: una guerra disperata in cui istinto e vendetta la fanno da padroni. Tra i due antagonisti scatta una caccia che li porterà nel gelido cuore delle montagne più irte e inaccessibili, quella pensata dal lupo sembra una trappola perfetta.
L’edizione italiana (Ippocampo Edizioni) è arricchita da una postazione firmata da Paolo Cognetti (Premio Strega 2017 con Le otto montagne), che ci guida nella storia de lupo di montagna.