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Oops, I did it again. In Spagna un restauratore improvvisato ha fatto un disastro, di nuovo

Negli ultimi anni in Spagna si sono verificati diversi casi di restauratori improvvisati che hanno distrutto dipinti e sculture.

L’ultima “vittima” è un bellissimo dipinto della Vergine Maria che è diventato irriconoscibile. Si tratta di una copia di dell’Immacolata concezione dell’artista barocco di Bartolomé Esteban Murillo, che si trova al Museo del Prado. La Vergine Maria aveva lineamenti delicati e uno sguardo dolce e sognante, piccole e fini labbra socchiuse, lunghi capelli con ben visibili i riflessi della luce.

Ora è un altro volto, completamente diverso, sfigurato. Spiccano solo le labbra rosse, lo sguardo è fisso verso lo spettatore, il viso spigoloso, la massa di capelli indistinta.

Tutta la dolcezza dell’originale è svanita sotto la mano inesperta di un restauratore improvvisato.

Bartolomé Esteban Murillo. The Immaculate Conception of El Escorial, 1660–65 (Museo del Prado)

In molti ricorderanno l’altro caso clamoroso del 2012 quando un affresco del XIX secolo dell’artista Elìas Garcìa Martìnez dal titolo ‘Ecce Homo’ della Chiesa del Santuario di Borja vicino a Saragozza in Spagna era stato irrimediabilmente rovinato da un altro “restauratore della domenica”, la signora Cecilia Giménez, parrocchiana ottantunenne, pittrice dilettante senza esperienza né qualifica in restauro.

Il caso aveva fatto un incredibile scalpore sui social e sui media di tutto il mondo. Erano stati creati gruppi su Facebook dove gli utenti pubblicavano meme incollando il nuovo viso mostruoso di Cristo su foto di Che Guevara o sull’Ultima cena di Leonardo da Vinci. Su Twitter era partito l’hashtag #eccemono con la parola “Mono”, che in spagnolo significa scimmia, al posto di “Homo”.

Nel 2018 nel villaggio di Rañadorio una “restauratrice” fai-da-te aveva completamente ridipinto con vivacissimi colori il gruppo scultoreo ligneo del XV secolo raffigurante la Vergine, Gesù e Sant’Anna. Era intervenuta l’ACRE, l’associazione professionale dei restauratori della Spagna, che in un tweet aveva tuonato: “A nessuno importa di questo saccheggio continuato nel nostro Paese? Che tipo di società permette di distruggere davanti ai propri occhi l’eredità degli antenati?“.

Sembra che ora qualcosa si stia muovendo. Gli esperti in Spagna stanno chiedendo norme più rigorose.

L’anonimo proprietario della Madonna rovinata ha pagato ben € 1.200  per farla pulire da un restauratore di mobili, secondo quanto riferito da Europa Press. Non uno, ma due tentativi hanno provocato questa completa deturpazione.

María Borja (Associazione professionale dei restauratori conservatori di Spagna) ha dichiarato: “Ci sono molte situazioni in cui le opere sono trattate da persone senza formazione … forse causando un cambiamento irreversibile”.

 

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