A Firenze da Pandolfini continuano le aste dal vivo. Esita tra martedì e mercoledì “Oggetti d’arte e sculture” (il 30) e “Dipinti Antichi e del XIX secolo” (l’1), cinque secoli di storia della pittura italiana e internazionale.
In asta martedì 30 giugno un interessante e ricco ventaglio di opere delle più diverse provenienze, epoche, stili e tecniche. Rari esemplari di scultura lignea, marmi e bronzi dal Cinquecento all’Ottocento, antichi manufatti originariamente dedicati al culto come un gruppo di reliquari dorati cinque e seicenteschi, altri creati per la ricerca scientifica, strumenti di misurazioni in ottone, raffinati cannocchiali…
Il Tondo Torrigiani, una splendida robbiana in terracotta invetriata policroma, è in vendita in due lotti separati. Il primo è una lussureggiante Ghirlanda di frutti, foglie e fiori che incorniciava da uno stemma della famiglia Bartolini Salimbeni, attribuibile a Luca della Robbia il giovane che lo realizzò intorno al 1520, proposto con una valutazione di 40.000/60.000 euro, mentre 5.000/7.000 euro è la stima del secondo lotto, un Ritratto di giovane, busto clipeato ad altorilievo di manifattura fiorentina della fine del XIX secolo, abile riproduzione del Ritratto di giovane oggi al Bode-Museum di Berlino.
Tra le sculture lignee una Madonna col Bambino in legno dipinto è stimata 40.000/60.000 euro; opera di grandi dimensioni, si inserisce nell’importante e documentata produzione veronese tra XV e XVI secolo che ebbe tra i suoi più celebri componenti Bartolomeo Giolfino e Giovanni Zabellana. Un San Sebastiano, una scultura in legno dipinto è stimata 18.000/25.000 euro.
Tra le sculture in marmo segnaliamo un Putto con teschio, opera che da immagine a una delle iconografie più diffuse nel Seicento, secolo fortemente affascinato dal concetto di vanitas. La scultura è in catalogo con la stima di 30.000/50.000 euro.
Il 1° luglio si parte con gli “Old master”, una sessantina di opere dal primo Rinascimento alle soglie del Neoclassicismo. Spicca, anche per le importanti dimensioni, la “Battaglia di cavalieri antichi”, prima opera nota di un giovanissimo Luca Giordano (70-100 mila euro).
Copertina del catalogo una tavola raffigurante la “Madonna con Bambino e san Giovannino” in ottimo stato conservativo di Pasqualino Lamberti detto Pasqualino Veneto (60-80 mila). E’ stata dichiarata di particolare interesse storico-artistico dal Ministero dei Beni Artistici e Storici, la tavola di Antonio Pirri, autore rarissimo di probabile origine bolognese documentato a Napoli all’inizio del Cinquecento: smagliante nei colori e nell’oro, la “Presentazione di Gesù al Tempio” è offerta 30-50 mila euro.
Si prosegue poi con 23 opere selezionate del dipartimento dei “Dipinti del XIX secolo”. Il primo lotto è un dipinto dell’artista belga Piet Jan Van Der Oudera, firmato e datato Anversa 1880, che presenta una scena ambientata nel XVI, “En route pour le supplice”. La storia a cui fa riferimento il dipinto era stata pubblicata da Pieter Génard -archivista della città- nel 1880 e racconta la vicenda di una donna viennese, Marguerite Hartstein, che era stata condannata al rogo dopo aver ucciso nel febbraio del 1555 il suo aggressore, il medico spagnolo Hieronymus Abanzo. E’ offerto a 40-60 mila euro.
In asta alcuni paesaggisti romantici italiani di primo ‘800, il bozzetto di Angelo Inganni “Veduta del teatro della Scala dalla Corsia del Giardino” (40-60 mila), una scena notturna di Ippolito Caffi (7-9 mila), “I Novellieri” di Luigi Conconi (20-30 mila) e una ” Testa di bambino sorridente” di Antonio Mancini, che ritrae il figlio dei cugini dell’artista Telemaco Ruggeri (25-35 mila). Il catalogo e il percorso artistico si chiudono con due luminose nature morte: una di Galileo Chini con crisantemi del 1932 e una di Mario Cavaglieri con mele del 1955, che quotano rispettivamente 25-35 mila e 5-8 mila euro.