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Addio Morricone. Le sue musiche sublimi al Museo Nazionale del Cinema di Torino

Enni Morricone e Clint Eastwood alla cerimonia degli Oscar Enni Morricone e Clint Eastwood alla cerimonia degli Oscar
Enni Morricone e Clint Eastwood alla cerimonia degli Oscar
Enni Morricone e Clint Eastwood alla cerimonia degli Oscar

Il museo torinese rende omaggio a Morricone proponendo fino al 20 luglio la diffusione delle sue musiche più famose nella zona pedonale antistante la Mole Antonelliana

Registi, attori, cantanti, colleghi musicisti. E poi politici di ogni estrazione, scrittori, artisti, sportivi (era nota la sua passione per il calcio e per la Roma). Ha sorpreso un po’ tutti la coralità ecumenica dei messaggi giunti per la scomparsa di Ennio Morricone, il grande compositore scomparso ieri a Roma all’età di 91 anni. Ma per un personaggio che ha composto alcune delle colonne sonore più famose della storia del cinema mondiale di tutti i tempi, creando un legame indissolubile tra immagini e musica, l’omaggio più sentito non può che arrivare dal mondo della settima arte. Ed ecco allora scendere in campo l’istituzione cinematografica italiana per eccellenza, ovvero il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Che ha scelto di rendere omaggio al Maestro proponendo fino al 20 luglio, dalle ore 18:30 alle ore 19:30, la diffusione delle sue musiche più famose nella zona pedonale antistante la Mole Antonelliana.

Ma a ben pensare, il saluto più sincero, più schietto, più emozionante indirizzato al musicista è stato quello… scritto dallo stesso Morricone. Una sorta di “autoepitaffio” nel quale ha voluto ricordare i suoi affetti più cari e le persone che gli sono state vicine. Lo riproponiamo qui sotto…

Io Ennio Morricone sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.

https://www.museocinema.it

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