Print Friendly and PDF

Rewind. La fotografia giapponese contemporanea in scena alla galleria Doozo

*

Quattro percorsi diversi che s’intrecciano nel panorama della fotografia giapponese contemporanea. REWIND | Maki modoshi. Fotografie di Yasuhiro Ogawa, Mitsuko Nagone, Yasuko Oki, Reiko Hiramatsu va in scena a Roma negli spazi di DOZOO Art Book & Sushi.

Un progetto speciale a cura di Manuela De Leonardis, che riunisce lo sguardo dei quattro fotografi giapponesi che tra il 2014 e il 2018 hanno esposto le loro opere nello spazio espositivo di Doozo. Winter Journey è il lungo viaggio invernale che Yasuhiro Ogawa (Yokohama, prefettura di Kanagawa, Giappone 1968, vive e lavora a Tokyo) ha realizzato con la Leica M6 al collo in Giappone e nella Cina del Nord tra la fine del 2008 e la primavera 2011. La serie di stampe in bianco e nero alla gelatina ai sali d’argento restituisce una visione sospesa, quasi fiabesca, che rimanda anche al concetto di “ghenkaku”, che in giapponese indica  la proiezione dell’inconscio.

Yasuhiro Ogawa, Winter journey

Con un raffinato senso di humor Mitsuko Nagone (Mie, Giappone 1974, vive e lavora a Tokyo) nella serie di autoritratti New Self, New to Self (2009), indaga intorno al concetto di identità all’interno di situazioni domestiche in cui viene ribaltato il significato degli oggetti della quotidianità: cibo, utensili da cucina, elettrodomestici. Un viaggio tanto metaforico quanto reale è anche quello intrapreso da Yasuko Oki (Tokyo 1971, vive e lavora a Tokyo) nelle due serie Trips with a Plastic Bottle (2008) e Hitohira (2009) in cui, ricorrendo alla tecnica antica del foro stenopeico (pinhole) cattura le meraviglie della vita quotidiana. Il tempo rallentato – tecnicamente ottenuto dalle minuscole dimensioni del foro che determinano una scarsa luminosità e tempi di posa molto lunghi – suggerisce la possibilità di vedere gli aspetti della realtà con occhi diversi.

Reio Hiramatsu, Kakushiaji #25, 2008

Le fotografie a colori della serie Kakushiaji (2008) e Bimi (2018), infine, sono una riflessione sulla conoscenza della materia “cibo”, tra tradizione e creatività, che Reiko Hiramatsu (Hokkaido 1958, vive a Tokyo) affronta sempre con grande rispetto per il soggetto, maneggiato con delicatezza, leggerezza e una sottile vena ironica. Per Hiramatsu ogni scatto rappresenta un emblematico viaggio-manifesto dell’esigenza espressiva di andare oltre l’“apparenza” del gusto, per indagare  nella sua dichiarata essenzialità, il senso di bellezza implicito nel concetto di cibo e di prelibatezza.

Yasuko Oki, Hitohira – Camellia japonica, March 16, 2013

Informazioni

dal 10 luglio al 2 ottobre 2020

dal martedì al sabato 11-22

DOOZO – Art Book & Sushi, via Palermo 51/53, Roma

 

*Mitsuko Nagone. New Self, New to Self – 23_21x21cm (Courtesy of the artist)

Commenta con Facebook