Da Merano a Capri, dal Sud Tirolo al mare azzurro dell’isola tiberina. E’ questo il viaggio di Paolo Quaresima, l’artista meranese che ama dare vita agli oggetti, e agli antichi mestieri. Dipinti con maestria nel suo ultimo lavoro, in mostra a Capri negli spazi espositivi di Liquid Art System da sabato 18 luglio.
Botteghelle Street: è il nome del progetto che si articola in una lunga installazione pittorica, all’incirca sei metri, in cui si racconta, attraverso una vera e propria composizione scenografica, il mondo delle arti e degli antichi mestieri. L’opera pensata per essere un tutt’uno, è però scomponibile ed ogni tavola può vivere di vita propria anche scorporata dalle altre. Ed ecco allora l’olaro, l’ornatore o il vecchio emporio, restituiti in pittura in maniera sorprendentemente fedele.
“Dipingo utilizzando una tecnica realista – spiega Paolo Quaresima soprannominato il pittore delle piccole cose – tuttavia resto distante dalla visione realista dell’arte. Dipingo atmosfere a tratti surreali, ma non sono sicuramente un surrealista. Amo dipingere silenzi sospesi e amo narrare il racconto di ieri, e di oggi, in un continuo presente. ”
Si racconta così Quaresima alla vigilia della mostra caprese, che inaugura sabato 18 luglio negli spazi di Liquid Art System, in via Vittorio Emanuele 56, e sarà visitabile fino al 30 luglio.
Il progetto, realizzato nel corso di oltre un anno, è stato scelto per inaugurare la stagione estiva caprese di piccole mostre temporanee. “Abbiamo seguito passo-passo l’evoluzione della composizione di Quaresima – sottolinea il gallerista Franco Senesi- la cui filosofia si sposa molto bene con il gusto della galleria per la grande precisione tecnica e per un approccio democratico all’arte. Un lavoro che arriva a tutti per la resa estetica e per la capacità di raccontare la bellezza racchiusa nelle piccole cose. ”
Ed infatti dal prossimo sabato, lungo la strada caprese, deputata da sempre allo shopping del jet set internazionale, dove si trova la sede principale del circuito di gallerie fondato da Franco Senesi, sarà impossibile non notare, già dalla vetrina,l’imponente opera di Quaresima: l’artista meranese che sa guardare oltre. E che vede, negli oggetti, molto più del loro valore d’uso. “Contenitori di memorie” li definisce.
E così una porta scheggiata, una caffettiera che reca i segni del tempo, o una brocca di latta smaltata diventano opere, ambienti, teatrini e rappresentazioni in cui l’uomo, pur essendo una presenza costante nell’inquadratura, appare invisibile, quasi assente, come se ne fosse appena uscito.
Cose di casa, insomma, utensili che adoperiamo ogni giorno ma che portano alla luce un teatro silenzioso, dove a parlare sono proprio gli oggetti: ognuno con la sua storia, ognuno con la sua anima.
Paolo Quaresima collabora con la Liquid Art System dal 2010, con cui ha esposto, oltre che a Capri e a Positano, nelle fiere internazionali di settore.
Nato a Merano ( Alto Adige ) nel 1962, dove vive e lavora, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia diplomandosi nel 1988 e da allora si dedica alla pittura.
Per anni il suo lavoro è stato totalmente dedicato alla figura umana, ritratta in ambienti spogli ed essenziali. In seguito ha esteso questa visione anche agli oggetti e alle vedute, trasformandoli in opere d’arte simili a scorci di teatri e palcoscenici di vita.
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