Il Museo Archeologico nazionale di Firenze, Villa Corsini a Castello e l’area archeologica dell’Antica Città di Cosa sul promontorio di Ansedonia riaprono finalmente al pubblico.
Museo archeologico nazionale di Firenze
Il museo è un crogiolo di culture diverse, da quella greca a quella roma, etrusca e egizia. All’interno conserva un’importante raccolta di reperti etruschi provenienti dalla Toscana, dall’Umbria e dell’Alto Lazio e vanta la più grande e importante raccolta di arte egizia in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino.
Durante il percorso tra le sue bellissime sale, si possono ammirare reperti artistici di inestimabile valore. Primo tra tutti, il famoso capolavoro greco decorato con ben duecentosettanta figure mitologiche: il Vaso François del 570 a.C. (circa). Gli tengono compagnia altre opere superlative come la Chimera di Arezzo, mostro mitologico dal corpo multiforme con testa di leone, capra e coda di serpente (ca. 400 a.C.), l’Arringatore (150-100 a.C.), la Minerva di Arezzo (300-280 a.C.) e l’Idolino di Pesaro (ca. 30 a.C.).
All’interno del Museo c’è anche il Monetiere, una raccolta di monete d’oro, i fiorini, con rappresentati il giglio (il fiore della città, da cui fiorino) e sull’altra il protettore S. Giovanni.
Villa Corsini a Castello
Originariamente della famiglia Petraia, passata poi ai Rinieri nella prima metà del Quattrocento e, infine, dopo svariati passaggi di proprietà, la struttura fu acquistata dalla Famiglia Corsini, da cui deriva il nome. La Villa vanta di un ampio giardino all’italiana con statue, giochi d’acqua e aiuole geometriche. Oggi la villa ospita una pregevolissima raccolta di sculture etrusche e romane, statue e iscrizioni provenienti in prevalenza dalle collezioni medicee e lorenesi del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, tra cui la statua in porfido dell’imperatore Adriano.
Area archeologica della antica città di Cosa
Il parco, sul promontorio di Ansedonia, si estende per circa 14 ettari. Questa meravigliosa zona è perimetrata da lunghe mura con ben diciotto torri rinforzanti. All’interno dell’area archeologica, si può accedere da una delle tre porte costruite in passato lungo le mura in punti strategici.
All’interno della città, oltre alle abitazioni private, sono ben riconoscibili l’area del foro e quella dell’arce che era protetta da una sua propria cinta muraria. L’arce ospitava il principale luogo di culto della città, il Capitolium. Nel foro, invece, si trovavano edifici commerciali, la basilica ed il complesso della curia-comizi. Inoltre, all’interno dell’area archeologica, sui resti di un’antica abitazione romana, si trova il Museo Archeologico di Cosa che espone i resti ritrovati del porto e della necropoli della città antica.
Le visite saranno contingentate, si richiede dunque la prenotazione presso tutti i musei e aree archeologiche affinché si rispettino tutte le distanze di sicurezza necessarie per le norme di distanziamento attuate dal governo.