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Con una ventata d’Oriente, Pandolfini chiude il semestre. Spicca una collezione di bronzi

Il 22 luglio Pandolfini ha in calendario l’ultima asta prima della pausa estiva. Dedicata all’arte orientale, ha come nucleo centrale un’importante collezione di bronzi

La collezione, selezionata opera dopo opera nel corso di una vita, costituisce una delle più rare e importanti presenti in Italia per numero di pezzi e per qualità delle opere che coprono un arco temporale che va dall’epoca Ming a quella Qing.

Tra i 21 lotti – in catalogo dal numero 32 al 52 – si segnala una scultura in bronzo dorato e dipinto raffigurante Ushnishavijava, Cina dinastia Qing XVIII secolo, che ha una stima di 8.000/10.000 euro (lotto 34), medesima dinastia e secolo per un’altra scultura in bronzo dorato e dipinto raffigurante tara verde seduta in lalitasana su una doppia base di loto in catalogo per la cifra di 15.000/20.000 euro (lotto 43).

Un Buddha in bronzo dorato seduto su un grande fior di loto retto da una base, realizzato in Cina ma durante la dinastia Ming XVI-XVII secolo, ha una valutazione di 15.000/20.000 euro (lotto 36), mentre sono richiesti 20.000/30.000 euro per una scultura del Tibet, XV-XVII secolo, in bronzo dorato raffigurante Vajradhara seduto su una base a fior di loto (lotto 35).

Lotto 35
SCULTURA, TIBET, SEC. XV-XVI
in bronzo dorato raffigurante il buddha Vajradhara seduto in dhyanasana su una base doppia a fior di loto, le braccia incrociate e le mani tengono campana e vajra, le lunghe orecchie portano grande orecchini circolari. La corona e gli ornamenti della veste sono costituiti da foglie; alt. cm 24,8
STIMA € 20.000 / 30.000

Il catalogo, in tutto composto da 142 lotti, si fa apprezzare anche per la varietà di opere e oggetti d’arte che propone. Dalla Cina, dinastia Ming XVI-XVII secolo,  un Buddha in bronzo dorato, seduto su una base a fior di loto, coperto da una veste finemente cesellata ha le mani in bhumisparsa mudra, è stimato 40.000/60.000 euro (lotto 53). E’ il top lot dell’asta.

Lotto 53
BUDDHA, CINA, DINASTIA MING, SEC. XVI-XVII
in bronzo dorato seduto in dhyanasana su una base doppia a fior di loto a tutto tondo, le mani in bhumisparsa mudra, la veste, finemente cesellata con fiori e foglie, copre le spalle fino a scendere su tutto il corpo. il viso ha un’espressione gentile e serena; alt. cm 41
Stima € 40.000 / 60.000

Un vaso della dinastia Shang, Cina 1600-1100 a.C., realizzato in bronzo a forma di tromba ha una fascia a rilievo decorata a taotie quota 7.000/10.000 euro (lotto 26). Un incensiere in bronzo con coperchio traforato a disegnare draghi e fenici che poggia su una fascia orizzontale in smalti cloisonne proveniente dalla Cina di epoca Ming ha una valutazione di 15.000/20.000 euro (lotto 31). Raro il vaso con coperchio a balaustro di forma quadrata in bronzo con decoro gilt splashed, Cina dinastia Qing XVIII, che è in asta per la cifra di 10.000/15.000 euro (lotto 61).

Lotto 31
INCENSIERE IN BRONZO, CINA, DINASTIA MING, SEC. XVII-XVIII
con coperchio traforato raffigurante fenici e draghi che volano in mezzo alle nuvole, cloisonné circolare sul corpo centrale decorato con fiori e volute a rilievo finemente cesellati, piedi a forma di elefante. Marchio Xuande a sei caratteri sotto la base; diam. cm 32,9 alt. cm 26
STIMA € 15.000 / 20.000
Lotto 61
RARO VASO CON COPERCHIO, CINA, DINASTIA QING, SEC. XVIII
in bronzo con decoro “gilt splashed” di forma squadrata lavorato nello stile antico con fasce geometriche, Taotie e prese a forma di animale stilizzato. Sotto la base il marchio “dan er bu yan” letteralmente tradotto “semplice ma desiderabile”; alt. cm 45,5
STIMA € 10.000 / 15.000

In catalogo si trovano numerose giade bianche, verdi e un sigillo in lacca grasso di montone con la presa a forma di elefante, offerto a 10.000/20.000 euro. Realizzato in Cina nel corso XVI secolo durante dinastia Ming ha un’iscrizione che tradotta letteralmente significa “Dono dell’Imperatore al Puxian, Bodhisattva dei dieci desideri, presso il tempio Woyun sulla sommità dorata del Monte Emei” (lotto 11).

Diverse anche le porcellane tra le quali si segnala una Coppia di Vasi, Cina dinastia Qing periodo Daoguang (1821-50), realizzata in porcellana verde celando con manici a forma di fenice e, in blu a rilievo, una decorazione di scene di battaglia entro riserve circondate da fiori e foglie, la richiesta è di 25.000/30.000 euro (lotto 98).

Infine si segnala una lacca rossa cinese, delle  luminose lacche giapponesi, sculture in corallo, alcuni dipinti su carta e altri su stoffa, sete ricamate e alcuni interessanti arredi.

 

ARTE ORIENTALE
22 LUGLIO 2020
ore 10.30

FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26

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