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Cartoline d’artista (a sorpresa) nel nuovo progetto online di Treccani Arte. Intervista a Iacopo Ceni

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Si intitola Cartoline il nuovo progetto online dell’estate firmato Treccani Arte. Si ispira alla storica pratica della mail art, e vuole farci rivivere quell’emozione che si provava nel trovare una cartolina nella cassetta della posta, inaspettata. Durante il mese di agosto, agli iscritti alla newsletter di Treccani Arte verranno recapitati via posta elettronica una serie di messaggi da parte di alcune tra le personalità di spicco del panorama italiano contemporaneo. Testi, disegni o scatti fotografici, sarà ciascuno degli artisti coinvolti a stabilire autonomamente il contenuto del proprio messaggio, così come la data e l’ora in cui questo verrà recapitato. Proprio come per le cartoline tradizionali, nessuno sa cosa riceverà, né quando. 

Tra gli artisti coinvolti, Giorgio Andreotta Calò, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Enzo Cucchi, Emilio Isgrò, Maurizio Nannucci, Diego Perrone, Marinella Senatore e Gian Maria Tosatti.

Con le cartoline digitali d’artista, Treccani Arte il nuovo ramo dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani che dal 2018 propone una serie di iniziative legate al mondo dell’arte contemporanea volte ad accompagnare il pubblico nell’interpretazione della complessità del presente continua la sua missione di promozione e divulgazione dedicata alle arti visive, questa volta mettendo in contatto diretto artisti e pubblico.

Il responsabile di Treccani Arte, Iacopo Ceni, ci racconta Cartoline e gli altri progetti in corso.

Laura Guarnier – Ho accolto con piacere la notizia del lancio di Cartoline, il progetto digitale per l’estate firmato Treccani Arte. Sono corsa ad iscrivermi alla newsletter, curiosissima, per poter ricevere a sorpresa via e-mail le opere d’arte in formato ridotto. Come nasce l’iniziativa, e quali sono le sue fonti d’ispirazione?

Iacopo Ceni – Con Cartoline gli iscritti alla newsletter di Treccani Arte riceveranno nelle loro caselle di posta elettronica, dalle ore 00:01 di sabato 1 agosto alle ore 23:59 di lunedì 31 agosto 2020, una serie di messaggi da parte di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei italiani: le Cartoline potranno essere testi, disegni, scatti fotografici… Nessuno sa cosa riceverà e quando.

Il progetto è evidentemente ispirato alla storica pratica della Mail Art, basata sull’invio di messaggi-opere tramite il servizio postale e si rifà anche alla tradizione delle cartoline, quelle che un tempo, soprattutto ad agosto, eravamo abituati a ricevere nelle nostre cassette postali. L’obiettivo dunque è quello di far rivivere quel sentimento di attesa e sorpresa legato all’arrivo di un messaggio speciale: saranno gli artisti a stabilire in totale autonomia il contenuto del proprio messaggio, e anche la data e l’ora in cui dovrà essere recapitato agli iscritti della newsletter. Si tratterà dunque di un’operazione “time specific”.

 

LG – Ho letto tra le anticipazioni alcuni dei nomi degli artisti che invieranno le loro cartoline digitali.  So che uno degli obiettivi di Treccani Arte è quello di sostenere attivamente e diffondere la conoscenza delle eccellenze artistiche del nostro Paese: Cartoline coinvolgerà solo artisti italiani? Qual è stato il criterio di scelta di coloro che hanno preso parte a questo progetto?

IC – Al momento gli artisti con i quali abbiamo collaborato sono tutti italiani; tuttavia in un futuro prossimo speriamo di poter coinvolgere anche nomi stranieri… Per quanto riguarda i criteri di selezione abbiamo deciso di applicare un metodo “enciclopedico”; sono infatti tutti artisti di comprovata fama le cui opere presenziano nelle principali collezioni museali italiane e internazionali.

 

LG -Parliamo di digitale. Non è semplice portare il grande pubblico al museo ma, nel mare magnum dei social network, non è nemmeno facile riuscire a catturare l’attenzione degli utenti. State svolgendo un ottimo lavoro sui social, dove avete un grande seguito e la vostra comunicazione sembra orientata verso un pubblico giovane, e dove Treccani Arte si conferma un punto di riferimento autorevole non solo per i professionisti del mondo dell’arte, ma anche per gli appassionati. Quali sono i vostri obiettivi nel digitale? Siete soddisfatti dei riscontri ottenuti ad oggi?

IC – La presenza digitale di Treccani Arte tenta in prima battuta di aderire ai principi statutari di Treccani: sono quelli la nostra bussola, l’impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura. Il lavoro che stiamo portando avanti, del quale siamo molto soddisfatti, a maggior ragione — come facevi giustamente notare — vista la sempre più consistente saturazione dell’attenzione dei lettori, cerca di veicolare i progetti di Treccani Arte inserendoli in un ecosistema comunicativo estremamente ampio, che fa la spola tra la storia dell’arte e l’attualità. L’aspetto forse più importante è il tentativo di non rivolgersi agli addetti ai lavori ma di dialogare con un pubblico ampio e variegato, in modo inclusivo e democratico, cercando di non dare nulla per scontato o già acquisito.

I progetti speciali sono momenti peculiari delle nostre attività digitali: oltre a “Cartoline penso ad esempio a “5 10 20”, per il quale abbiamo chiesto a 5 curatori e curatrici di segnalarci 10 artisti da seguire nel 2020 o a “Le voci Treccani” la rubrica con la quale suggeriamo la lettura di alcune voci storiche, a tema arte contemporanea, tratte dalle nostre opere enciclopediche.  

 

LG – Non sempre è facile leggere il contemporaneo “più contemporaneo” (quello ovvero che è ancora assente dai manuali), così come può risultare ostico districarsi nell’ampio ventaglio delle proposte artistiche contemporanee, per capire cosa è più o meno valido, e cosa passerà il setaccio del tempo. Con alcune importanti iniziative come Alfabeto Treccani e l’Enciclopedia dell’arte contemporanea (la cui uscita era stata annunciata per il 2020), Treccani Arte sta svolgendo un importantissimo lavoro di ricognizione e “sistemazione” di quello che è il panorama dell’arte di oggi, a livello italiano e globale. Uno degli obiettivi più encomiabili delle vostre iniziative è infatti proprio quello di “accompagnare il pubblico nell’interpretazione della complessità del presente”. Quali sono le sorti e gli sviluppi futuri, in questo anno così peculiare, previsti per Alfabeto Treccani e l’Enciclopedia?

IC – Alfabeto Treccani è stato il primo progetto firmato Treccani Arte: una collana di opere inedite a tiratura limitata nata dalla collaborazione con Artissima. Con questo progetto proponiamo una ricognizione dell’arte italiana contemporanea a partire dalle ventuno lettere dell’alfabeto, ciascuna delle quali è rappresentata da artisti il cui nome comincia con la stessa. Ad oggi abbiamo “coperto” dieci delle ventuno lettere; nei prossimi mesi presenteremo i nuovi artisti, avvicinandoci dunque ad un primo completamento della collana.

Anche il cantiere dell’Enciclopedia dell’Arte Contemporanea continua ad essere operativo. Siamo oramai vicini al completamento di questa grandiosa opera, unica nel suo genere: 4 volumi, oltre 4 mila lemmi, con una copertura narrativa che va dal 1900 ad oggi…

 

LG – Proseguiranno anche gli altri appuntamenti de Le Parole dell’Arte, il vostro ciclo di incontri con gli artisti all’Istituto Treccani di Roma per raccontare la contemporaneità? 

IC – Purtroppo l’emergenza sanitaria ha momentaneamente interrotto questo ciclo di appuntamenti, nei quali invitavamo gli artisti a raccontare il loro lavoro a partire da una parola d’uso comune; parole, apparentemente ordinarie, che tuttavia possono assumere nuovi valori e nuove sfumature di significato nel contesto dell’arte contemporanea. Non appena sarà possibile riattiveremo senz’altro la programmazione degli incontri.

 

LG- Sono previste altre iniziative esclusivamente digitali per il futuro?

IC – Assolutamente si. Treccani ha sempre investito molto sul digitale e crede fermamente nell’importanza della divulgazione alta, anche e soprattutto attraverso gli strumenti offerti dalla rete. Questa volta, però, abbiamo provato a fare qualcosa di più: stabilire un canale diretto tra artista e pubblico, avvicinarli, se pur virtualmente, per favorire un rapporto più intimo e personale, quotidiano, direi… è un esperimento che speriamo possa allargare e rafforzare la comunità di artisti, studiosi, professionisti e appassionati d’arte contemporanea che gravita intorno a Treccani Arte.

Cartoline Poster
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