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Il mercato dell’arte nel 2020. Come è stato il primo semestre da Aste Boetto, Babuino, Blindarte

Andy Warhol, Vesuvius (da Blindarte)
Andy Warhol, Vesuvius (da Blindarte)

A oltre cinque mesi dall’inizio della pandemia di Covid 19 è tempo di fare un bilancio su come è andato questo particolare primo semestre 2020 (esteso in realtà alla fine di luglio).

I mesi passati sono stati un “unicum” nel mercato dell’arte. Con una crisi sanitaria ed economica che ha inondato tutto il sistema.  Dopo un primo momento di incertezza e di sospensione delle attività, molte case d’asta hanno trovato il modo di reinventarsi online e di fare, nonostante tutto, fatturato. Molte anche grazie alla clientela estera, che ha continuato ad acquistare.
Abbiamo contattato le maggiori realtà in Italia e la sorpresa è che per molte il fatturato non è diminuito rispetto allo stesso periodo del 2019 o se è calato non lo ha fatto in maniera drastica.

Il fatturato del primo semestre 2020 della genovese Aste Boetto è stato di circa 3.600.000 euro.  Le aste sono state 4 (due di antiquariato) una di arte moderna e contemporanea ed una di Design. I lotti aggiudicati sono stati 2356 con una percentuale di lotti venduti di circa il 60%.

Nello stesso periodo del 2019 le aste erano state 5, due di antiquariato, una di arte moderna, una di design ed una di gioielli. Il fatturato totale era stato di 4.000.000 di euro con una percentuale di venduto di circa il 60% dei lotti presentati.

Tra le performance migliori del 2020 nell’asta di antiquariato tenutasi a febbraio, un mobile a doppio corpo lastronato in radica e palissandro con filetti ed intarsi a pelle di rapa in legno di rosa, parte inferiore a tre cassetti con ribalta, parte superiore ad uno sportello con specchi, Lombardia I metà sec.XVIII, venduto alla cifra di € 68,200.  Nell’asta di arte moderna e contemporanea tenutasi a maggio, un’opera di HERMANN NITSCH “Senza titolo” del 1998 venduta a € 47.120.

Il settore che ha retto meglio l’impatto con le restrizioni dovute al Covid-19 è stato il Design agevolato dal fatto che i compratori sono quasi tutti stranieri, quindi abituati a comprare gli oggetti senza visionarli anche perchè sono produzioni di serie che quindi, a parte lo stato di conservazione, sono sempre analoghi.
Bene anche l’antiquariato, agevolato dai prezzi molto competitivi rispetto a qualche anno addietro. Il settore che ha avuto invece una leggera flessione è stato quello dell’arte moderna e contemporanea, riduzione giustificata dal fatto che la maggior parte dei compratori sono collezionisti privati che, impossibilitati a visionare gli oggetti in asta, sono rimasti un poco frenati dal fare acquisti senza poter essere stimolati dalla visione dal vero delle opere.

Il problema della burocrazia

Da segnalare l’aumento dei contatti sul sito internet e molto bene sono andate le vendite attraverso i vari siti internet partner, soprattutto grazie alla clientela straniera. Unica problematica, soprattutto per quanto riguarda l’antiquariato, è la burocrazia italiana, infatti le vendite verso l’estero sono frenate dalla difficoltà ad ottenere in tempi non biblici i permessi di esportazione, basti pensare che per le opere vendute a luglio, oggetti in molti casi anche da poche centinaia di euro, le date per le pratiche di esportazione sono state date a metà novembre 2020, quindi circa 4 mesi dopo l’asta.

In molti casi i clienti sono rimasti scoraggiati e si sono rifiutati di pagare gli oggetti sostenendo che in tutto il resto del mondo non hanno questi problemi a ritirare ed esportare gli oggetti. Tutto questo, non è dovuto ai singoli uffici esportazione delle diverse Soprintendenze, che lavorano alacremente per cercare di espletare più pratiche possibili, ma al fatto che la legge sulle esportazioni per valore, approvata ormai parecchi anni addietro, non ha ancora un decreto attuativo ed è quindi inutilizzabile con grande nocumento per tutti gli operatori del settore.


Da Babuino a Roma il fatturato del primo semestre 2020 è di 2.700.000 euro per un totale di 10 aste effettuate di Arte Antica e Moderna con 5996 lotti offerti e 4167 venduti.

Il settore artistico che ha retto meglio in questi mesi è stato quello dei dipinti moderni della scuola Romana del ‘900 che ha raggiunto risultati eccellenti, mentre la pittura antica ha tenuto un livello medio basso nonostante il reperimento di notevoli opere.

L’antiquariato ha dominato la scena dei primi mesi del 2020 con una splendida asta di febbraio. Una coppia di sedie Roma Famiglia Borghese 1780 ca. interamente in legno dorato con schienale con cappello a lunetta centrata da intaglio a stemma della famiglia con aquila, corona e nastro è stata aggiudicata a € 21.250, mentre una  coppia di appliques in argentoRoma o Napoli Fine XVIII secolo realizzate in fusione a cera persa a € 31.250 .

Durante il lockdown di marzo e aprile, è stato confermato l’interesse per l’Arte Contemporanea grazie a reperimenti di ottime collezioni romane e la predominanza dell’interesse per la Scuola Romana (Schifano, Angeli, Festa etc..).  Il top lot di questi mesi è  un “Senza titolo” del 1961 di Jannis Kounellis (Inchiostro su carta, cm. 70 x 100) aggiudicato a 50.000 €.

La domanda a partire dalla chiusura del lockdown è esplosa tramite gli acquisti online. Le consegne sono diminuite per la difficoltà di spostamenti durante questo periodo. E’ raddoppiato il lavoro con l’estero con aumento esponenziale dei paesi anglosassoni, Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada. Ma anche i Paesi dell’Est Europa come Ungheria e Austria.

Le strategie per il secondo semestre sono di mantenere gli appuntamenti classici delle aste generaliste di Arte Antica e Moderna per mantenere il patrimonio di clientela abituale con l’offerta di opere di alto livello.

Questo comporterà inevitabilmente un aumento esponenziale di qualità e quantità delle aste a tempo mettendo sul mercato anche oggetti d’arte di facile acquisto per allargare la clientela e i fatturati aziendali, oggi ancora purtroppo contenuti nel panorama delle aste romane al contrario dei fatturati del nord Italia. E’ prevista anche l’apertura di nuovi dipartimenti di modellismo e vintage.

 


Nel primo semestre la casa d’aste BLINDARTE, con sede a Napoli e Milano, ha svolto solo aste online a tempo. La vendita di beneficenza ART to STOP COVID 19 ha totalizzato 122.000 euro, con top lot l’opera di Cai Guo Qiang aggiudicata a 30.000 euro

 

Cai Guo-Qiang (1957), Gunpowder test from Naples n.7, 2018, Aggiudicato: € 30.000

 

Poi si sono svolte diverse aste online a tempo sul sito www.blindarte.com. tIsettori che hanno raggiunto maggiori risultati sono stati l’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA (320.000 circa 90 lotti su circa 120 lotti) e i  DIPINTI ANTICHI E DIPINTI XIX-XX SECOLO (totale 210.000 circa 58 lotti su 86 circa)

Il top lot è stata l’opera di Andy Warhol – Vesuvius, 1985 – serigrafia in edizione di 250 esemplari, aggiudicata a circa 40.000 euro.

Andy Warhol, Vesuvius

Come la casa d’aste genovese citata poco sopra, anche Blindarte ha avuto problematiche relative alla consegna delle opere, Mentre per alcune opere già consegnate si è deciso di comune accordo con i venditori di proporle nelle consuete aste fisiche autunnali/invernali, per le quali è già iniziata la raccolta. Tuttavia i risultati sono stati molto validi anche per le aste online, per le quali si è notato un forte interesse anche dall’estero, nonostante il COVID.

Sono attualmente  in corso le aste estive SUMMER ONLINE AUCTIONS @ BLINDARTE.COM: per il periodo estivo la casa d’aste ha deciso di offrire ai clienti nuove e interessanti opere provenienti da Collezioni italiane e internazionali incluse in aste online a tempo.

LEGGI QUI UN APPROFONDIMENTO AL RIGUARDO

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