Sherman entrò nel gruppo per sostituire il chitarrista Hillel Slovak, divenendone presto uno dei riferimenti, fra i principali autori dell’album Freaky Styley, pubblicato nel 1985
“Noi della famiglia RHCP vorremmo augurare a Jack Sherman una viaggio sereno nell’aldilà”. Con queste parole i Red Hot Chili Peppers hanno omaggiato dalla propria pagina Instagram il chitarrista membro della band di Los Angeles dal 1983 al 1985, morto nei giorni scorsi all’età di 64 anni per cause ancora ignote. Sherman era nato a Miami, in Florida, il 18 gennaio 1956. Entrò nel gruppo per sostituire il chitarrista Hillel Slovak, divenendone presto uno dei riferimenti, tanto da essere fra i principali autori dell’album Freaky Styley, pubblicato nel 1985.
“Jack ha suonato nel nostro album di debutto e nel nostro primo tour negli Stati Uniti. Era un ragazzo unico e lo ringraziamo per tutti i momenti buoni, cattivi e intermedi”, hanno aggiunto i Red Hot Chili Peppers nel post. Tuttavia il chitarrista aveva abbandonato la band per incompatibilità di carattere con il cantautore e frontman Kiedis e con Flea. Per questo motivo quando nel 2012 la band è stata introdotta nella Rock & Roll Hall of Fame, non fu incluso con gli altri membri. In seguito ha collaborato con artisti del calibro di Bob Dylan, Barry Goldberg, George Clinton, Charlie Sexton, Peter Case, John Hiatt, Gerry Goffin e Tonio K. Nei suoi ultimi anni di vita aveva militato nel gruppo In From the Cold.
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