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Cinque minuti di meditazione attraverso un’opera di Zurbarán

Francisco de Zurbarán,

Anche adesso che ha riaperto le proprie porte al pubblico, la National Gallery di Londra prosegue con le proposte per vivere l’arte a distanza. Questa volta, a prestarsi per la meditazione, è Una tazza d’acqua e una rosa di Francisco de Zurbarán.

Prendete un bicchiere d’acqua (o una bibita qualsiasi), trovate uno spazio tranquillo, mettetevi comodi e ascoltate. Dopo La fiera dei cavalli di Rosa Bonheur, le lezioni di mindfulness della National Gallery proseguono con un’opera del pittore spagnolo Francisco de Zurbarán (Fuente de Cantos, 1598 – Madrid, 1664), che meglio seppe rappresentare la religiosità controriformista della Chiesa spagnola del 17° secolo.

Ma Zurbarán si dedicò molto anche alla natura morta, come testimonia Una tazza d’acqua e una rosa. Realizzato nel 1630, il dipinto rappresenta una tazza di ceramica bianca posata sopra un vassoio argentato, a cui è appoggiata una rosa. La prospettiva inversa conferisce agli oggetti una grande evidenza, mentre la luce mette in rilievo il candore della tazza e la trasparenza dell’acqua. L’acqua e la rosa rappresentano, probabilmente, un omaggio alla Madonna: rispettivamente la purezza e l’appellativo di “rosa mistica” riservato alla Vergine.

Francisco de Zurbarán, Una tazza d’acqua e una rosa, 1630

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