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Casa dei Tre Oci di Venezia e la “felicità” della bellissima mostra di Lartigue. Nuovi orari da settembre

Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979
Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979

Da mercoledì 2 settembre 2020 sarà possibile visitare la Casa dei Tre Oci di Venezia, che ha riaperto al pubblico lo scorso 11 luglio, presentando la più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia, dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986), anche il mercoledì e il giovedì. L’esposizione, intitolata L’invenzione della felicità, sarà dunque aperta dal mercoledì alla domenica dalle ore 11 alle 19, restando chiusa solo il lunedì e il martedì. 

Da settembre verranno ripristinate anche le tariffe ordinarie di bigliettazione, con un ingresso intero di 13 euro e un ridotto di 11 euro (per tutte le convenzioni, consultare sempre il sito treoci.org).

L’invenzione della felicità, curata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, rispettivamente direttrice e project manager della Donation Jacques Henri Lartigue, e da Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, è organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia, in stretta collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, con il patrocinio del Ministero della Cultura francese.

La rassegna presenta 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, dei quali sono esposte alcune pagine in fac-simile. A queste si aggiungono alcuni materiali d’archivio, libri quali il Diary of a Century (pubblicato con il titolo “Instants de ma vie” in francese), riviste dell’epoca, un diaporama con le pagine degli album, tre stereoscopie con immagini che rappresentano paesaggi innevati ed eleganti scenari parigini. Questi documenti ripercorrono la sua intera carriera, dagli esordi dei primi anni del ‘900 fino agli anni ‘80 e ricostruiscono la storia di questo fotografo e la sua riscoperta. Il 1963 è in tale contesto un anno cruciale: John Szarkowski, da poco nominato direttore del dipartimento di fotografia del MoMa – il Museum of Modern Art di New York, espone i suoi lavori al Museo newyorkese, permettendogli di raggiungere il successo quando Lartigue è vicino ormai ai settant’anni.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue Marsilio Editori, con una testimonianza di Ferdinando Scianna.

La Casa dei Tre Oci ha messo a disposizione gratuitamente innovative modalità di fruizione della mostra, perfezionate dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Civita Tre Venezie nell’ambito del progetto FDVonair. Si tratta di un sistema di particolari QRcode, ovvero codici scansionabili con la fotocamera del proprio cellulare, associati a podcast che consentono ai visitatori di approfondire una significativa selezione di immagini attraverso la voce del direttore artistico Denis Curti e di ascoltare la playlist ispirata ai temi del fotografo della felicità.

L’accesso alla Casa dei Tre Oci è contingentato, nel rispetto delle attuali norme sulla sicurezza, con alcune prescrizioni, quali l’uso della mascherina, la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, l’obbligo di igienizzarsi le mani all’ingresso e all’interno delle sale espositive, grazie ai dispenser igienizzanti posti in più punti della Casa.

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