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Fondere le arti in un’unica mostra, a Venezia. Il design rivoluzionario di Formafantasma

Cambio
Formafantasma
Scelti dalla Biennale di Venezia per allestire la nuova mostra Muse Inquiete, i due designer (Formafantasma) sono l’esempio di una creatività consapevole e responsabile.

Muse Inquiete ha appena inaugurato alla Biennale di Venezia. Si tratta di un progetto di collaborazione mai avvenuto in precedenza. Per la prima volta, infatti, i direttori dei vari dipartimenti (arte, architettura, cinema, teatro, musica e danza) hanno ragionato e lavorato in team per dare vita ad un’unica mostra, un’esperienza che diventa un vero e proprio dialogo tra muse. Il tema focale intorno al quale si è sviluppato l’intero lavoro è il legame che queste arti hanno intrinsecamente sviluppato con la storia, con gli avvenimenti che hanno segnato la società moderna, indagato grazie ad un’accurata ricerca nel vastissimo archivio della Biennale.

Documenti che testimoniano e ripercorrono tappe fondamentali come l’avvento del Fascismo, la Guerra Fredda, ma anche conquiste e rivolte socio-culturali come quelle del ’68 che hanno rivoluzionato il mondo intero, compreso quello dell’arte, e si sono legate visceralmente a progetti e ad idee nate in quegli stessi periodi. Così i curatori hanno dato vita ad un’opera che si distingue da ogni interpretazione precedente, e hanno deciso di affidarne l’allestimento ad una realtà dalle idee altrettanto innovative: Formafantasma.

Formafantasma
Formafantasma

Parliamo di due designer italiani (Andrea Trimarchi e Simone Farresin) stabiliti ad Amsterdam che possiedono un modo di fare e concepire le cose tra i più interessanti in circolazione, il cui focus principale è l’esaltazione della materia invece della forma. Materia che non si limita ai classici prodotti ma che spazia tra bioplastiche e magma vulcanico, in una logica di ricerca estremamente contemporanea volta ad esplorare ogni tipo di possibilità. Non a caso scelti dalla Biennale per un evento dedicato appunto alla convergenza tra le arti, i Formafantasma hanno sempre concepito il proprio lavoro partendo dall’instaurare dialogo e interconnessione tra le varie discipline, ridefinendoil modo di pensare alla creatività in generale. Le loro creazioni sono infatti estremamente eclettiche, toccano tanto la progettazione in senso stretto quanto l’arte nella sua accezione più ampia, esattamente come Muse Inquiete: un’idea non si applica semplicemente al materiale per tradursi in oggetto, ma interroga la realtà in ogni suo aspetto per realizzarsi nei modi più svariati.

Questa lungimirante forma mentis si applica anche e soprattutto all’ambito del design ed al ruolo che esso dovrebbe assumere nella società odierna, inteso non come mera pratica tecnica ma come tratto umano fondamentale per l’evoluzione. In un clima di incertezze e rivoluzioni come quello che stiamo vivendo, è proprio la figura del designer ad avere una delle maggiori responsabilità nei confronti di un mondo da reinventare per il futuro; sfruttamento delle risorse e consumo di massa sono solo alcune delle già note tematiche che rendono necessario un cambio di rotta in termini sostenibili e funzionali.

É proprio a partire da questa urgenza che il duo ha deciso di prendere posizione e ha concepito il progetto Cambio, inaugurato alle Serpentine Galleries di Londra in primavera, dedicato interamente alla filiera del legname. Si tratta di un’indagine sperimentale e approfondita su tutto ciò che gravita intorno al legno come materiale di utilizzo, dalla foresta alla merce, nella volontà di analizzare i processi di produzione e lavorazione che spesso rimangono all’oscuro dei più. Attingendo dai miti greci come quello di Dafne mutata in albero per mano di Apollo, passando per le catalogazioni naturalistiche di epoca ottocentesca e le continue proteste degli Indios in nome delle proprie foreste, Cambio rivela ancora una volta l’approccio multidisciplinare adottato dai due designer, i quali non mancano di indagare le più varie realtà all’interno di un meccanismo assolutamente sfaccettato. Natura e uomo emergono da questa ricerca in ogni loro connessione, portando alla luce anche gli aspetti più oscuri che intercorrono in tale rapporto, e fornendo quindi a tutti la possibilità di conoscere, riflettere, responsabilizzare le proprie azioni.

È dunque veicolando un simile messaggio che Studio Formafantasma si propone di sensibilizzare le coscienze e stimolarle alla collaborazione, servendosi del design come medium ma estendendosi a tutto il resto, per poter raggiungere la piena consapevolezza di ciò che si fa e di come lo si sta facendo.

 

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