Print Friendly and PDF

Marco Pongrazio scolpisce su legno il francobollo di Asiago

Il francobollo scultura di Asiago del 1979 di Marco Pangrazio
Il francobollo scultura di Asiago del 1979 di Marco Pangrazio

Quando la stagione estiva si avvia al tramonto, dalle strade principali di Asiago sale un intenso odore di legno. Di Pino cembro, nel linguaggio comune cirmolo. Segno che gli scultori del legno, armati degli attrezzi del mestiere, stanno “creando” i loro capolavori lignei

A riunire nella capitale dell’Altipiano scultori del legno di varia provenienza, è il concorso intitolato allo scultore locale Joe Dalle Ave. Quattordici i partecipanti a questa edizione, la 38esima della serie. Ha trionfato, questa la decisione della giuria popolare (causa Covid quella tecnica quest’anno non è stata insediata), Marco Pangrazio, di Asiago, 44 anni. Il quale, dopo dieci anni di lavoro nel campo della ristorazione, da tempo ha deciso che tornare a tempo pieno a quella che la sua autentica passione: l’artigianato del legno. “Effettivamente – ammette – i lavori artigianali, in particolar modo la lavorazione del legno mi hanno da sempre attratto.

Per questo ho frequentato corsi di scultura con il maestro Gianangelo Longhini, mio paesano e apprezzato scultore. Più tardi, nel bellunese, con il maestro Beppino Lorenzett ho approfondito il tema della maschera in legno e oggi faccio parte del gruppo ‘Arca dei volti’, la cui mission è divulgare la cultura della maschera nella tradizione popolare, a volte aggiungendo elementi innovativi”.

Attualmente la sua attività professionale spazia dalla falegnameria alla scultura, dalla tornitura e costruzione di oggetti e utensili fino alla realizzazione di giochi per parchi ed installazioni come l’ormai famosa “panchinona” gialla posta a cima Ekar di Asiago. Ma anche un intrigante “Alveare” che fa bella mostra si se al ristorante “Bon tajer” di Mel, Belluno.

Il francobollo che ha ispirato la scultura

Fattosi coraggio, quest’anno ha partecipato per la prima volta al concorso internazionale di scultura dell’Altopiano che aveva per tema: “Lontani ma vicini”, prendendo per modello il francobollo da 70 lire, emesso il 30 marzo 1979 da Poste Italiane, con veduta del centro di Asiago disegnata da Emidio Vangelli. Alla domanda, perché proprio il francobollo tra tanti altri temi, Marco Pangrazio con semplicità, risponde: “l’idea di scolpire in legno il francobollo in realtà era già da tempo nella mia testa, anche perché mi ha sempre affascinato fin da quando ero bambino. E come quasi tutti i bambini anch’io avevo la mia collezione di francobolli, nella quale il francobollo di Asiago aveva bene inteso un posto particolare. Quantomeno a livello affettivo.” Al tempo stesso mi sono riproposto di rendere omaggio alla piazza di Asiago, e di una bellezza ineguagliabile”

Oltre a queste considerazioni il tema del concorso quest’anno “Lontani ma vicini” si prestava a pennello. Quale soggetto migliore di un francobollo poteva rappresentarlo? ”Si è trattato di una scelta- conclude Marco Pangrazio – azzeccata, dal momento che è stato molto apprezzato dal pubblico ed ha ricevuto il maggior numero di voti aggiudicandosi il premio Joe Dalle Ave.

Marco Pangrazio mentre scolpisce il francobollo di Asiago del 1979.

Commenta con Facebook

Altri articoli