La parola sfida è quella che più è risuonata nel grande foyer del primo piano del Carlo Felice alla presentazione della nuova stagione
Una stagione che inizia il 29 settembre e si chiuderà il 3 gennaio 2021, nell’attesa di verificare cosa succederà riguardo il covid. Una presentazione che è iniziata con l’esecuzione dal vivo da parte degli orchestrali del teatro con le note della Toccata dell’Orfeo di Monteverdi. Non è la prima volta che quest’anno i giornalisti hanno assistito ad una conferenza show, in quanto anche il Teatro Nazionale di Genova aveva stupito i presenti inserendo brani musicali e sketch all’interno della presentazione.
Certamente un modo nuovo di approcciare verso i presenti e far capire che il teatro è vivo e vuole continuare ad essere tale, covid o non covid.
Siamo stati costretti a prendere misure difficili, ma ci siamo riusciti. – ha detto il Sindaco Bucci – col covid purtroppo dovremo convivere per almeno altri due anni, quindi meglio non lasciarci prendere dal panico ed invece continuare a gioire di cultura. Il teatro Carlo Felice ha fatto da pioniere su tante cose quest’anno. Ad esempio è stato il primo teatro ad effettuare il concerto del 25 aprile. Anche il 12 ottobre per Cristoforo Colombo festeggeremo qui, al Carlo Felice che, in questa situazione, è l’unico teatro capace di contenere 900 presenze di pubblico”.
Abbiamo lavorato insieme al Sovrintendente Orazi per costruire questa stagione e si è fatto in buon affiatamento e con i migliori propositi. E per la realizzazione di ciò ricordiamo che si deve ringraziare soprattutto il pubblico degli abbonati, che ama questo teatro e lo sostiene sempre. – ha aggiunto l’Assessore Barbara Grossi – Il Carlo Felice è e vuole essere anche un luogo di turismo e vogliamo lo diventi sempre di più. Il Carlo Felice è un teatro di serie A in cui noi vogliamo essere in cima alla classifica”.
E se si devono ringraziare gli abbonati, non bisogna però tenere in minor conto la disponibilità degli artisti che per questa stagione sono stati tutti d’accordo nel ridursi il cachet, come sottolineato dal Sovrintendente Orazi.
Ma veniamo al cartellone
Come accennato questa stagione 2020/21 inizia il 29 settembre, quindi tra pochissimo, con un’opera particolarissima e certamente non eseguita al pari di Traviata, Carmen o Rigoletto. Parliamo de Il trespolo tutore di Alessandro Stradella. Questo per rendere OMAGGIO ALLA CIVILTÀ MUSICALE GENOVESE. Ricordiamo che la prima rappresentazione di quest’opera avvenne proprio a Genova al Teatro Falcone nel lontano 1679 . Questa di oggi sarà la Prima rappresentazione moderna in Italia.
Mio nonno amava molto Genova e questo teatro – ha detto il regista dell’opera Paolo Gavazzeni, nipote del grande maestro Gianandrea – Questo progetto del Trespolo tutore è molto importante, quest’opera è un vero capolavoro. La nostra è una sfida in quanto tutto deve essere ridotto, dal numero degli artisti in scena a quello dei musicisti, ma senza dubbio verrà una cosa valida che piacerà molto al pubblico”.
L’opera è a cartellone il 29 settembre e l’1 e 2 ottobre. Direttore d’orchestra, Andrea De Carlo; Regia, Paolo Gavazzeni/Piero Maranghi; Scene, Leila Fteita; Costumi, Nicoletta Ceccolini; Luci, Luciano Novelli con l’orchestra del Teatro genovese, ed è appunto un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice.
A seguire il 27,28,29 novembre e 1, 4, 5 e 6 dicembre 2020 la più nota La vedova allegra di Franz Lehar per la regia di Luca Micheletti e diretta dal maestro Lorenzo Passerini. Qui gli interpreti sono numerosi, infatti sono ben 16, tra cui lo stesso Micheletti anche in veste del Conte Danilo.
Chiude il ciclo Pagliacci di Leoncavallo, opera conosciutissima ed amatissima che usufruirà di una regia del tutto particolare. Le case, le piazze e le vie saranno virtuali e occuperanno molto di più del palcoscenico reale. Fautore di questa novità Cristian Taraborrelli, regista, direttore creativo, scenografo e costumista romano, le cui capacità artistiche poliedriche ed innovative sono rintracciabili nei suoi diversi lavori che spaziano dal teatro di ricerca all’opera lirica, dall’ideazione di concept alla messa in scena per eventi multimediali, dal video mapping a format interattivi. I ruoli principali sono sostenuti dai cantanti Francesco Meli e Serena Gamberoni.
Il mio debutto in Pagliacci era premeditato da tempo. Interpretare Canio è una grande sfida – ha detto il tenore Meli – Il ruolo è molto sfaccettato e io non vorrei cadere nella solita interpretazione troppo passionale e retorica di questo personaggio. Affinché questo non accada è necessario entrare dentro il lavoro e sviscerare tutto ciò che è all’interno della partitura. Perché lì sta scritto tutto”.
La stagione prevede anche sette concerti che partiranno domenica 4 ottobre e finiranno col tradizionale concerto di Capodanno del primo gennaio 2021. Il programma completo si trova sul sito www.carlofelicegenova.it